Trek ha presentato la nuova Domane 2017, denominata Domane SLR.

Come avevamo anticipato, una delle novità di Trek per il 2017 poteva essere sicuramente la nuova Domane, attesa da molti ciclisti. D’altro canto le novità di Pinarello, Cannondale e Giant, imponevano una pronta risposta. Tra i “Big” manca solo la nuova Specialized Roubaix, che riteniamo non tarderà molto ad essere presentata.

Nel nuovo Trek Domane SLR, molte sono le novità, ma più che di rivoluzione possiamo parlare di semplice evoluzione, senza un reale sconvolgimento del progetto iniziale.

Il concetto Isospeed è stato evoluto ed incrementato, con la possibilità di essere regolato nella parte posteriore; opzione interessante, ma non sappiamo quanto realmente utile alla fine.

La stessa Trek dichiara un incremento di comfort del 14% nella posizione di maggiore comfort, questo significa che settando al minimo il comfort, la bici possa risultare meno confortevole del precedente Domane, a tal punto non è il caso di pensare ad un altro modello?

Pensare poi di regolare l’Isospeed di volta in volta, in base al percorso, è più una “bella favola” che una reale possibilità, a meno di non effettuare un sopralluogo del percorso che si vuole fare.

In realtà, ben difficilmente il normale appassionato regolerà mai l’Isospeed, se non una prima personalizzazione.

Interessante, comunque, l’adozione dell’Isospeed, nella parte anteriore del telaio, che di certo migliora l’assorbimento delle vibrazioni e dei colpi che raggiungono le braccia.

Peccato che sia rimasta, come nel precedente modello, la geometria H2, quella più confortevole e che si adatta perfettamente alla tipologia di bicicletta; però Cancellara ha a disposizione una bici con una differente geometria, mutuata dalla Madone (geometria H1), opzione che poteva essere inserita nel catalogo della nuova Domane SLR.

Altre caratteristiche rimangono mutuate dal precedente modello, come la possibilità di montare copertoncini fino a 28 millimetri di larghezza, che salgono a 32 nelle versioni DISC. Oppure il passaggio interno dei cavi, o il rilevatore di cadenza e velocità integrato del triangolo posteriore (Duo Trap).

Non sembra, invece, esserci stato un miglioramento a livello di peso, visto che la versione top, con Sram Etap, viene accreditata per un peso di circa 6.6Kg, comunque in una generosa taglia 56 (personalmente ho sempre riscontrato la veridicità dei pesi dichiarati da Trek, anzi ho rilevato sempre valori inferiori nella taglia 52).

Nota positiva il prezzo, che se pure non economico ed alla portata di tutti, sembra essere competitivo, con un kit telaio dal costo di circa 3000 Euro.

Spiace, però, vedere che tra le bici assemblate non è presente una versione Dura Ace, lasciando a Sram la versione top gamma ed allo Shimano Ultegra (Disc, normale e Di2) il completamento della gamma verso il basso.

Come tradizione di Trek, i gruppi Campagnolo non sono presenti nei vari assemblaggi disponibili.

Nel complesso una bici più che valida, perfetta evoluzione dell’ottima Domane; chi non aveva pensato al suo acquisto fino ad oggi, può ben pensarci ora.

Chi ha già la “vecchia” Domane, può invece stare tranquillo, alla fine si tratta di una evoluzione e non certamente di una rivoluzione, la Domane SLR è certamente migliore del modello Domane, ma non vale certamente la pena spendere tanti soldi per una eventuale sostituzione.