Il Pinarello Dogma XM oggetto del test è assemblato con gruppo Sram XX, guarnitura FSA, componenti Crankbrothers, sella Selle Italia, ruote DT Swiss Spline 1, forcella Fox ed ammortizzatore Marzocchi. Così assemblata la bici ha un peso di 10.4Kg.

 

 

 

Off Road test

 

La bici Pinarello oggetto del test è ben assemblata se pure il gruppo Sram non è utilizzato al completo, mentre avremmo preferito l’ammortizzatore Fox al posto del Marzocchi. Nel complesso però la bici presenta un livello qualitativo elevato, in linea con il prezzo di listino della bici, che risulta mediamente più elevato dei concorrenti. Molto valido il comfort generale, grazie ad una corretta posizione di guida, una sella valida e alla buona ergonomia generale. Ottima la funzionalità del gruppo Sram XX e valida la guarnitura FSA K-Force Light. Buone anche le ruote DT Spline, sufficientemente scorrevoli e leggere. In movimento una bici stabile e precisa, con uno sterzo facilmente controllabile e che infonde grande sicurezza. Nelle discese veloci la stabilità è ottima, così come la sicurezza di guida. Per contro gli inserimenti in curva sono poco veloci e in percorsi molto stretti si deve faticare per mantenere un buona velocità. L’ottima distribuzione dei pesi permette una trazione efficace della ruota posteriore, quindi in salita si riescono ad avere prestazioni valide. Lo sterzo è sempre ben controllabile. Il peso contenuto e la trazione della ruota posteriore, permettono di superare agevolmente i tratti di salita più tecnici con estrema facilità e naturalezza, consentendo di salire in modo veloce e facile. Nei percorsi più scorrevoli si apprezza l’ottima rigidità del telaio e le prestazioni generali, molto competitive su terreni veloci e compatti. Buono il lavoro delle sospensioni, se pure la forcella Fox ci è sembrata, in proporzione, migliore dell’ammortizzatore Marzocchi, per scorrevolezza e sensibilità alle regolazioni. Nel complesso, comunque le sospensioni svolgono egregiamente il loro lavoro, consentendo un valido comfort di marcia, un’ottima stabilità alle alte velocità e buona trazione. Molto potente la frenata, anche se si preferirebbe una maggiore modulabilità, che potrebbe essere di aiuto su fondi fangosi e bagnati. Nel complesso è una bici che dà il meglio di se su percorsi medio veloci, anche difficili tecnicamente, ma meno efficace su tracciati molto stretti e guidati; per rendere al meglio ha bisogno di percorsi veloci e scorrevoli. La sua competitività è quindi influenzata dal tipo di percorso, può essere una bici competitiva o solo sufficiente. Nell’uso prettamente amatoriale, invece, è una bici valida, perché sempre sicura e facile da condurre. Il prezzo elevato, oltre 7000 Euro, ne fa più una bici per i cultori di Pinarello, che un prodotto per chi cerca una bici competitiva in tutte le gare.

 

Il nostro voto al modello in test: 8/10