Spett.le Redazione,

vi scrivo per avere delle delucidazioni riguardo l'acquisto della mia prima bici da corsa. Cerco una bici comoda, per fare del sano sport senza velleità agonistiche, ma che mi permetta -nel tempo- di assaporare al meglio il fantastico mondo del ciclismo amatoriale. Un pò per il prestigio della marca, un pò perchè ho un rivenditore a pochi chilometri da casa, un pò perchè il modello in questione sembra adatto alle mie esigenze, sto pensando all'acquisto di una Bianchi C2C. Escludendo il modello in carbonio per motivi di budget mi rimane da decidere tra il modello Via Nirone 7 Alu 2009 con forcella in carbonio e il modello Via Nirone 7 Alu-carb con forcella e carro posteriore in carbonio. Cosa mi consigliate tra i due modelli per il mio uso? Vale la pena spendere quei soldi in più? Quale delle due è più indicata per una persona di corporatura robusta come la mia? (lettera firmata)

 

Il modello Bianchi Via Nirone 7 Alu



Gentile Lettore, Bianchi ha un fascino tutto particolare ed è una delle pochissime Aziende italiane i cui prodotti sono diffusi ed apprezzati anche all'estero. Purtroppo non realizza prodotti dal buon rapporto qualità-prezzo ed in ogni suo prodotto occorre considerare un plus di prezzo variabile dai 100 ai 300 e più Euro rispetto ad analoghi prodotti della concorrenza. E' una delle poche bici però che mantengono un buon valore sul mercato dell'usato ed una relativamente facile rivendibilità. Il bilancio finale, quindi, può essere considerato in pareggio per il punto di vista economico e rimane il vantaggio di possedere una bici che ha fatto e continua a fare la storia del ciclismo mondiale. Le differenze tra i due modelli dal Lei scelti sono molto limitate. La forcella è uguale per entrambi i modelli, così come il telaio, eccezion’ fatta per i foderi alti del carro posteriore, che sono in alluminio per il modello alu ed in carbonio-kevlar per il modello carbon. Questa soluzione porta il modello carbon ad essere maggiormente confortevole sulle sconnessioni rispetto al modello alu, ma senza differenze abissali. Anzi, considerando il suo peso, forse sarebbe meglio rimanere sul modello alu, se pure la Bianchi non imponga un limite di peso all'utilizzatore di queste bici. Però la giunzione tra alluminio e carbonio, che avviene con colle speciali, è il punto più delicato e passibile di scollaggi nel lungo periodo, per questo il modello alu è senza dubbio maggiormente indicato, sia per la sua corporatura che per la sua esigenza di non spendere molti soldi, anche, ribadisco, perché le differenze di comportamento su strada sono veramente minime. La differenza di prezzo tra i due modelli, infatti, è data più che altro dal diverso assemblaggio, maggiormente raffinato sul modello alu-carbon, ma anche in questo caso le differenze non sono abissali. Certamente il modello alu-carb Veloce-mix è complessivamente migliore rispetto al modello alu-Sora mix. Le differenze, oltre che nel telaio, vanno ricercate nella guarnitura, nei mozzi, nell'attacco manubrio, nella piega, nei pedali e nei freni, oltre al gruppo. Anche in questo caso, la qualità migliore dei componenti del modello più costoso non porta a miglioramenti così evidenti; comunque, i migliori componenti giustificano la differenza di prezzo tra i due prodotti. Però, vista la sua esigenza di non spendere molti soldi, il suo peso ed il fatto che si avvicina per la prima volta alla bici da corsa, il modello alu Sora-mix mi sembra complessivamente più indicato, rimandando acquisti più importanti in un futuro in cui le auguro di poter avere maggiori disponibilità economiche. Riguardo il modello alu Sora-mix, le consiglio però alcuni interventi, in particolare alla guarnitura ed al pacco pignoni in primis. Visto il suo peso, infatti, e soprattutto il fatto che si avvicina ora alla bici Le consiglio di accorciare i rapporti della stessa, qualora avesse intenzione di affrontare salite di un certo livello; sarebbe ottimale avere una guarnitura 34/50, invece del 36/50 di serie (soluzione possibile cambiando semplicemente la corona piccola con una spesa modesta) ed il pacco pignoni con un appropriato 12-28 o anche 13-28, il suo ciclista saprà come assemblarlo (se possibile le consiglio un pacco pignoni Miche assemblato su misura con i rapporti scelti da Lei). Così riuscirà a pedalare agile sia in pianura che in salita, aspettando una migliore forma fisica per allungare i rapporti. Riguardo alle ruote, può tranquillamente adottare quelle che ha in mente, ma le consiglio anche di valutare l'ipotesi di sostituire solo i mozzi, con altri Shimano Sora o Tiagra, ed i copertoncini, con dei Vittoria Diamante Pro o Open Corsa Evo CX. Per il resto, la bici è ottima per la sua fascia di prezzo ed adattissima all'uso che ne intende fare. Infine, mi torna in mente un consiglio che era solito dare un noto tecnico: "Prima di migliorare il tuo mezzo, migliora le tue prestazioni fisiche …".