Le due bici in oggetto e desiderio di un nostro lettore sono molto differenti sotto ogni punto di vista.

Certamente il De Rosa Protos è su di un altro livello in termini di qualità e personalità, nulla da criticare a Cervelo, ma riconosciamo pure che il Protos è un telaio realizzato al top assoluto delle conoscenze attuali, realmente fatto a mano in Italia; il confronto con il Cervelo, che in fin dei conti è un prodotto industriale, è impietoso. Ciò però non significa che ci sia chissà quale grossa differenza, per un non addetto al settore i due telai sono uguali ...

Il Protos è comunque molto più rigido del telaio Cervelo R5, pecca appena nel peso, ma questo è ben compensato dall’aumento della rigidità e dalla migliore trasmissione della potenza. A livello di comfort di marcia, invece, il Cervelo è leggermente migliore.

In salita tutto dipende dall’atleta, il Cervelo R5 ha un piccolo vantaggio di peso che favorisce atleti poco potenti, che non stressano il suo telaio, mentre un atleta potente di certo sfrutterà al meglio la rigidità del De Rosa Protos.

In pianura e collina, invece, ben difficilmente le prestazioni del Cervelo R5 saranno superiori al De Rosa Protos.

In generale difficile dire quali delle due bici sia superiore, o meglio dipende dall’atleta.

Un Pro o un amatore molto ben allenato sarà sempre e comunque più veloce con il De Rosa Protos, mentre un semplice appassionato potrebbe essere altrettanto veloce con il Cervelo R5 e forse appena di più in salita.

Nel complesso comunque, analizzando solo l’aspetto tecnico e qualitativo, il De Rosa Protos è di un livello decisamente superiore.

Passare da un Cervelo R5 ad un De Rosa Protos? Nella stragrande maggioranza dei casi si hanno solo vantaggi, ma ci sarà sempre colui che non riuscirà a sfruttarne le enormi potenzialità.