Spett.le Redazione,

vorrei acquistare un ciclocomputer (attualmente ho un vecchio modello con il filo) che fosse privo di filo (wireless); purtroppo se mi convince la scelta estetica, meno fili in giro ci sono meglio è, sono perplesso sulla sua funzionalità. In particolare ho sentito in giro diverse lamentele riguardo la mancata trasmissione del segnale, che a tratti può scomparire, e le interferenze con i campi magnetici. Inoltre, ho il dubbio se scegliere un modello anche con il contapedalate ed infine sono attratto da quei modelli che indicano la pendenza. Anche qui, però, ho dei dubbi sulla effettiva utilità di sapere la pendenza della strada. Come mi dovrei orientare, quindi, per evitare di fare un acquisto inutile?

Gentile Lettore, come avrà notato le industrie, grazie al progresso tecnologico, non fanno altro che sfornare nuovi prodotti, inserendo sempre nuove funzioni, alcune utili altre meno. La trasmissione senza fili è senza alcun dubbio una buona novità, permettendo una estetica più pulita della bicicletta, sicuramente, però non è priva di difetti. Questo lo si può evincere anche dal fatto che ancora ci sono regolarmente in commercio diversi prodotti con il classico filo, non solo di fascia economica, segno che molti utenti preferiscono la vecchia tecnologia, senza alcun dubbio efficace, alla nuova. Uno dei principali problemi della trasmissione senza fili è il disturbo del segnale che proviene dalla ruota, che può essere causato da diversi fattori: campi magnetici, altri trasmettitori nelle vicinanze, errato montaggio, pile quasi esaurite, temperatura ambientale. Con la trasmissione codificata e digitale l'inconveniente delle interferenze con altri ciclocomputer o campi magnetici è praticamente scomparsa. Spesso, invece, il cattivo segnale lo si deve ad un errato montaggio del trasmettitore (quello montato sullo stelo della forcella) e del ricevitore (il ciclocomputer). Infatti, pur avendo un ampio range di posizionamento, più ci si discosta dalla posizione ideale più è facile che in condizioni difficili il segnale venga a mancare. A questo può contribuire anche una scarsa carica delle batterie, con conseguente invio debole del segnale. Infine, tutti i trasmettitori vanno in tilt alle basse temperature, questo interesserà poco i più ma chi usa la bici 365 giorni l'anno è impossibile che non trovi un giorno in cui la temperatura giunga a quella in cui il trasmettitore non riesce più a funzionare. Per tutti questi fattori molti continuano a preferire i classici ciclocomputer con i fili. Detto ciò, un buon prodotto, ben montato (posizionando trasmettitore e ciclocomputer in linea tra di loro ed il più vicini possibile) non da problemi se non alle basse temperature, quando il segnale può effettivamente venire meno. Ogni costruttore ha delle proprie specifiche al riguardo, Le consideri in base al luogo in cui vive ed alle uscite che effettua (se non esce con temperature basse non ha il minimo problema). Tra i vari "optionals" trovo utile il contapedalate, che Le può tornare utile per la scelta del giusto rapporto e del ritmo da tenere; la capacità di memorizzare tempi intermedi è utile solo nel caso faccia degli allenamenti specifici, così come i vari altimetri, barometri, inclinometri ecc. Personalmente ritengo che dopo il contapedalate si debba passare al cardiofrequenzimetro e poi, in un secondo momento, ad altre funzioni, che, è bene precisare, possono risultare utili per chi programma gli allenamenti in modo scientifico, altrimenti hanno un puro valore di curiosità.