Proteggersi dal freddo in bicicletta, consigli ed abbigliamento adeguato per pedalare caldi ed asciutti.

Spett.le Redazione,

durante la stagione invernale riesco ad effettuare uscite con la bicicletta da corsa una o due volte la settimana. Il problema principale rimane il freddo, che soffro molto. Ho sperimentato diversi capi specifici, scarpe comprese, ma fino ad oggi non sono mai riuscito ad avere una reale sensazione di caldo, soprattutto nelle fasi iniziali dell'allenamento o durante le discese. A questo devo aggiungere il problema che spesso, se mi copro di più, mi sento troppo impacciato e non riesco a pedalare bene. Non so veramente cosa fare. Avete qualche suggerimento? Lettera firmata

Il problema da Lei riscontrato è abbastanza frequente, soprattutto se si vive in quelle regioni dove le temperature invernali sono più rigide. Non a caso tutti i teams professionistici di un certo livello organizzano campus di allenamento per i loro atleti in località dove si ha un clima temperato anche in inverno, e la stessa cosa fanno i top raiders che si spostano spesso nell'altro emisfero per pedalare al caldo. Infatti, come Lei ha già riscontrato, non è solo il freddo il probema, ma il fatto che per proteggersi dalle basse temperature si finisce per coprirsi così tanto che poi non si riesce più a pedalare bene. Purtroppo, non avendo la fortuna di trasferirsi da novembre a febbraio in Sud Africa, Australia o alle Canarie dobbiamo, per forza di cose, attrezzarci al meglio per affrontare i mesi più rigidi. Oggi, occorre dire, che i capi tecnici hanno avuto un'evoluzione veramente notevole e rispetto ad alcuni anni fa la situazione è decisamente migliorata. Ovviamente, come ha detto anche Lei, ognuno di noi ha una propria percezione del freddo, alcuni riescono a sopportarlo meglio di altri: sono proprio questi ultimi ad avere maggiori problemi, anche nel reperire capi adatti, che spesso sono tagliati su di un target medio che ovviamente non può accontentare chi mal riesce a sopportare il freddo. Occorre precisare, poi, che in bicicletta non dobbiamo sentire caldo, ma fare in modo che il nostro corpo mantenga la propria temperatura ideale. Questo, in effetti, non è molto facile; nella fase iniziale dell'allenamento ancora non ci sono stati quegli adattamenti fisiologici che portano ad un aumento dei battiti cardiaci, della pressione sanguigna e della vasodilatazione dei capillari che ci permette di avere un aumento della temperatura corporea. La sensazione di freddo è dovuta, quindi, al fatto che l'aria della corsa raffredda un corpo in cui non si sono ancora avuti questi adattamenti. La sensazione di freddo durante le discese dipende invece da due fattori: durante la salita c’è stata una maggiore sudorazione dovuta allo sforzo associata alla bassa velocità che ha impedito al sudore di evaporare ed al corpo di raffreddarsi, nella successiva discesa, poi, il sudore amplifica l'abbassamento di temperatura corporea dovuta al maggior flusso d'aria causato dalla velocità maggiore ed anche dal minor sforzo effettuato. In questi casi, quindi, un abbigliamento a strati è assolutamente obbligatorio, avendo in mente una cosa: è normale sentirsi impacciati così come non riuscire ad esprimersi come durante la bella stagione. Non solo il maggior abbigliamento rende meno fluido il gesto atletico ma anche la temperatura e l'umidità dell'aria sono sfavorevoli all'ottenimento di ottime prestazioni. Questo non significa, però, che non si possano effettuare allenamenti proficui, anzi. Riguardo l'abbigliamento da utilizzare è preferibile utilizzare capi con un'elevata traspirabilità, a partire dall'intimo. Le consiglio, per quest'ultimo, di provare qualche capo destinato all'alpinismo, hanno sempre un ottimo isolamento termico e sono molto traspiranti. Per gli strati superiori potrà rivolgersi ai normali capi per ciclismo, eventualmente adottando più capi indossati uno sopra l'altro ed avendo l'accortezza di usare una taglia più grande per gli ultimi strati. La classica mantellina, poi, dovrebbe essere sempre in materiale traspirante e non in normale pvc o simili: questi ultimi, infatti, vanificano completamente tutto il lavoro svolto dagli altri capi traspiranti. Anche mani e piedi dovrebbero essere ben coperti: per i guanti, se non sono sufficienti quelli invernali, se ne possono adottare due paia, uno leggero da mettere a pelle ed uno tecnico da indossare sopra questi ultimi. Per le scarpe, si possono adottare quelle specifiche per l'inverno (alcune aziende ne hanno di specifiche nel loro catalogo) oltre ai classici copri scarpe e ad un paio di calze maggiormente pesanti (torno a suggerirLe di provare qualche capo per l'alpinismo). Per i piedi, inoltre, le consiglio le solette riscaldanti della Sidi (nomino in via eccezionale un nome di un'azienda perchè è l'unica a produrle e non ha certamente bisogno della mia pubblicità) sono veramente ottime e risolvono definitivamente il problema del freddo ai piedi. Occorre un pò di pazienza, poi, nell'adattare gli strati all'allenamento. Si dovrebbe partire, infatti, ben coperti, per poi alleggerirsi durante l'allenamento, maggiormente in salita, per poi ricoprirsi in discesa ed alleggerirsi di nuovo in pianura. Un piccolo lavoro, insomma, ma indispensabile per mantenere una giusta temperatura corporea ed un'ottimale evacuazione del sudore.