Scopri come risolvere i problemi di dolore stando in sella sulla bici da corsa, tutte le soluzioni per non sentire dolore stando sulla sella della bici da corsa

Spett.le Redazione,

da poco tempo possiedo una bici da corsa, prima di metterla su strada l'ho fatta regolare al millimetro secondo la mia corporatura, quindi sella e manubrio si confanno alla mia altezza e secondo diversi esperti che fanno agonismo ora la mia postura è corretta.

Nonostante io vesta pantaloncini con adeguata imbottitura e nonostante abbia acquistato una sella per donne (con foro centrale) e la maggiore morbidezza sul mercato, ho sempre seri problemi. Succede che dopo pochi minuti di pedalata soffro di forti dolori e nel tempo ho scoperto che subisco, durante la pedalata, lo schiacciamento delle grandi labbra, maggiormente nella parte destra. Finora non ho trovato qualcuno che mi suggerisse un valido rimedio affinché questo non si ripeta. Spero possiate aiutarmi voi. (lettera firmata)

Egregia Lettrice, mille grazie per i suoi complimenti. Da parte nostra non possiamo che farle i complimenti per la bici che ha acquistato e per come è stata assemblata, veramente una bella bici. Il problema da lei riscontrato è, praticamente, corrispondente a quanto avviene nei ciclisti uomini che nella pratica ciclistica soffrono di dolori al perineo, infiammazioni alla prostata, intorpidimento del pene e dei testicoli. Come sempre non tutti soffrono di questo problema, non a tutti emerge con le stesse modalità e frequenze; non esiste una vera "ricetta" che sia universale per tutti. L'incidenza di questi problemi nelle donne è percentualmente uguale a quella degli uomini, se ne parla meno solo perché ci sono meno donne cicliste e quindi meno casi. Se questo le può far piacere non è nè la prima, nè la sola ne sarà l'ultima a soffrire di questo problema. Esso nasce, essenzialmente, da una diversa costituzione fisica ed una diversa sensibilità rispetto ad altre cicliste, così, come avrà notato, troverà ragazze che pedalano con selle "di legno" e non hanno alcun fastidio, la stessa cosa avviene negli uomini. In realtà per poter riuscire a darle una risposta certa e sicuramente risolutiva dovrei vederla in bici, vedere come pedala e quale è l’inclinazione del suo busto; cercherò, quindi, di analizzare tutte le possibili soluzioni. Lei, "purtroppo", si è già mossa bene con una buona sella e buoni pantaloncini, avrei scelto altri componenti ancor più raffinati e specifici, ma non credo che la cosa possa migliorare di molto sostituendo questi due componenti. Il dolore che sente, come da lei stessa intuito, dipende dal peso del suo corpo che va a comprimere le grandi labbra che non riescono a sopportare lo stress e non trovano sollievo dal foro di decompressione della sua sella. In tutte le donne che precedentemente soffrivano del suo problema, questo era causato, tra le altre cose, da un non corretto posizionamento in bici, non tanto in termini canonici (cioè la posizione era corretta secondo gli standard ciclistici) quanto perché non si adattava perfettamente alle loro esigenze specifiche. Il dolore che sente maggiormente nella parte destra dipende unicamente dal fatto che in movimento la pressione sull'area porta inevitabilmente ad uno schiacciamento e restringimento di una parte sull'altra, il fatto che avvenga sempre a destra è unicamente causato dal fatto che sicuramente lei è posizionata, inavvertitamente ed incosciamente, con una piccolissima ed infinitesimale disimmetria in sella che agevola questo evento. Non è questo un problema, però. Come risolvere il tutto? La soluzione è decomprimere l'area interessata dallo schiacciamento spostando il peso del corpo maggiormente sulla zona posteriore del gluteo ed aumentando, se possibile, l'area di decompressione. Non mi stupisce, ed avvalora la mia tesi, che in Mtb non avesse questi problemi nonostante le sue lunghe uscite; infatti, avrà certamente avuto una posizione più eretta con il peso maggiormente caricato sulle protuberanze ischiatiche ed un minor carico sulle parti intime. Il fatto che la sua posizione in sella sia stata determinata da un ex professionista mi fa pensare che sia abbastanza distesa sul manubrio (pura supposizione visto che non ho dati sufficienti per dirlo con certezza matematica), come naturale che sia, soprattutto in campo agonistico, anche lo stacco tra sella e manubrio della sua bici (cioè la differenza di altezza dal suolo tra sella e manubrio) mi sembra avvalorare questa tesi, pur a fronte di un mezzo che nel complesso è ottimamente proporzionato. Questo però non è sempre sufficiente, come nel suo caso, ed è proprio in queste situazioni che si dovrebbero lasciare da parte alcuni dettami del posizionamento in bici agonistico per perseguire non la performance sportiva, ma il benessere fisico dell'atleta. Nel suo caso quindi io procederei con una serie di modifiche, che in casi del tutto simili al suo hanno avuto esito risolutivo. Per prima cosa una nuova sella con una zona di decompressione centrale più estesa (le suggerirò in privato un modello idoneo) sempre tenendo ben presente una cosa: più la zona di decompressione è estesa, maggiore è il peso che si scarica sulle protuberanze ischiatiche, che a loro volta possono risentire del maggior lavoro; la sua attuale sella è un ottimo compromesso tra queste due esigenze, ma non va bene per Lei. Quindi la punta della sella va inclinata verso il basso di circa 5 millimetri rispetto al piano orizzontale. Poi nuovi pantaloncini con fondello specifico per donne in gel (anche in questo caso le darò un consiglio in privato). Infine, la parte più ostica, modificare un poco la posizione in bici; rimango convinto, pur senza averla vista, che Lei è troppo distesa in bici, servirebbe un attacco più corto e più rialzato. Ora vedendo la sua bici, potrebbe provare ad invertire l'attacco che ha attualmente, cioè capovolgerlo, così che la piega si verrà a trovare di poco più in alto e vicino alla sella. Così alzerà un pò il busto alleggerendo ulteriormente la pressione sulle grandi labbra. Potrebbe anche non bastare ed allora dovrebbe montare un attacco ancora più corto e magari del tipo con altezza regolabile (le suggerirò anche in questo caso un modello idoneo) così da tenere il busto maggiormente eretto, in una posizione certamente poco aereodinamica ma certamente molto efficace per evitare la compressione e lo schiacciamento delle grandi labbra.