Spett.le Redazione,

sto sviluppando un progetto di un bike computer con funzionalità avanzate. In particolare sarei interessato a realizzare un sistema che consiglia all'utente il rapporto da inserire per fare meno fatica possibile. Per capire qual'è il momento opportuno per effettuare la cambiata avrei pensato di tenere in considerazione questi due parametri: pulsazioni del corridore ed il rapporto attuale. Cosa ne pensate? (lettera firmata)

Egregio Lettore, complimenti per il progetto, sicuramente avrà successo visto che l'obiettivo di molti ciclisti è faticare il meno possibile. Per questo l'ottimale è avere una frequenza cardiaca molto bassa, tra il 50 ed il 60% della frequenza cardiaca massima. Ma ovviamente a quelle frequenze si fa riscaldamento, si passeggia o poco più. Per faticare poco è meglio poi tenere una frequenza di pedalata bassa, intorno alle 60 RPM, cosi si va a passeggio. Come vede, se imposta questi dati il ciclista sarà poco più che fermo … Invece sarebbe interessante fare in modo che il ciclista imposti da se dei valori di frequenza cardiaca massima ed RPM (massimi e minimi) così che il computer possa suggerire il miglior rapporto da usare per rimanere nel range impostato. Si potrebbero poi impostare una serie di programmi per migliorare le capacità aerobiche, il recupero, la forza, ecc. La frequenza di pedalata ottimale, poi, varia a seconda della pendenza della strada. Per ogni area si dovrebbero impostare i valori di frequenza cardiaca ed RPM. Le dò alcuni consigli per diverse aree di lavoro:
50-60% 90-110rpm riscaldamento, defaticamento, relax (questo a 60-80 rpm)
60-70% 80-100rpm miglioramento della forma fisica, delle capacità aerobiche e della mobilizzazione dei lipidi
70-80% 90-110rpm migliora le prestazioni fisiche aerobiche
80-90% 90-110rpm migliora la velocità, la resistenza e la soglia anaerobica
90-100% 90-max rpm migliora le prestazioni massime assolute
In realtà, le cose sono molto più complesse, basti pensare che in un allenamento prolungato non è detto che l'atleta riesca a raggiungere sempre una data frequenza cardiaca e con il suo programma il computer consiglierebbe di scalare ancora rapporto visto che la frequenza cardiaca e di pedalata sono troppo basse. Un programma affascinante quello che stà realizzando, ma che richiederebbe, per essere realmente efficiente, un attento studio e molte sperimentazioni. Alla fine comunque nessun computer potrebbe sostituire le sensazioni dell'atleta che conosce se stesso e sa amministrare al meglio le proprie energie. Per chi si avvicina alla bicicletta per la prima volta, invece, il suo progetto è molto interessante. Ora ha i valori base, per tutte le possibili variabili occorrerà un attento studio.