nuova specialized tarmac 2022 team total energies

 

Bici da corsa copertonicino tubolare o tubeless quale è la scelta migliore? Ecco la risposta!

Spett.le Redazione,

noto come le bici in vendita siano universalmente dotate di copertoncini

, mentre i professionisti adottato tutti i tubolari.

Parlando con diversi "esperti" non sono giunto ad una chiara conclusione su quale scelta sia migliore per un utilizzo amatoriale-granfondistico. Chi esalta i pregi dell'uno chi dell'altro. Voi cosa consigliate? Lettera firmata.

La diatriba, tra i cicloturisti, su copertoncino o tubolare è nota da tempo e ben lungi dall'essere conclusa. Come ha già detto Lei, ognuno porta le proprie tesi e spesso si rimane più confusi che altro.

Il tubolare per molti decenni ha costituito l'unica copertura per le bici da corsa, fino all'avvento del copertoncino, che oggi, almeno nel primo equipaggiamento, ha totalmente soppiantato il tubolare. Su questo evidente stato di cose si deve considerare che i costi produttivi di un copertoncino sono di gran lunga inferiori a quelli del tubolare; a questo si devono aggiungere i risparmi di tempo nel montare un copertoncino rispetto al tubolare. Per cui non è affatto strano che tutte le Aziende si siano indirizzate verso il copertoncino, che ad onor del vero ha fatto passi da gigante nelle sue ultime versioni.

Ora vediamo le differenze. Il tubolare è un pneumatico a forma di ciambella col buco che da un lato è incollato sulle ruote e dall'altro è dotato di battistrada. Al suo interno vi è una camera d'aria che può essere in butile (sostanza che trattiene bene l'aria, ma rigida) oppure in lattice (maggiore permeabilità all’aria con la perdita di pressione che può arrivare fino a 0,5 bar al giorno, molto più resistente alle forature e con un'elevata flessibilità). Il battistrada, a contatto con il fondo stradale, può essere vulcanizzato o incollato a mano. Il profilo del tubolare è perfettamente rotondo. Il copertoncino, invece, è un normale pneumatico dotato di una camera d'aria. La carcassa è realizzata in genere in tessuto di nylon o polycotton e dotata di un cerchietto che permette la presa meccanica del pneumatico sul cerchio quando la camera d'aria e gonfiata; questo cerchietto può essere rigido (in fili di acciaio) o pieghevole (in fibre aramidiche, più leggere).

Ora veniamo alle peculiarità. Il tubolare presenta una migliore conduzione in curva, grazie al suo profilo perfettamente tondo; può essere gonfiato ad elevate pressioni senza alcun problema, presenta un miglior assorbimento degli urti, che vengono assorbiti da tutto il cerchio e non solo da una parte di questo; presenta un peso estremamente ridotto e sono molto scorrevoli. Per contro è più complicato il loro montaggio, in caso di foratura devono essere per forza sostituiti, nelle lunghe discese, se affrontate con il freno costantemente tirato, si può andare incontro allo scollamento del tubolare dal cerchio (evenienza questa molto remota, specialmente con gli ultimi adesivi), hanno un costo generalmente elevato. I copertoncini a loro volta presentano una serie di particolarità: hanno costi di acquisto inferiori, e qualora si forasse basta sostituire (o riparare) la camera d'aria; sono molto facili da montare, quelli attuali hanno raggiunto pesi veramente irrisori ed oggi l'accoppiata copertoncino più camera d'aria ha un peso simile al tubolare, i migliori copertoncini sono scorrevoli quanto (se non più) dei tubolari, possono essere gonfiati ad elevate pressioni senza alcun problema. Per contro sono, comunque, più rigidi di un tubolare ed assorbono meno le asperità del terreno: solo i top gamma possono rivaleggiare con i tubolari per peso e scorrevolezza, altrimenti risultano più pesanti e meno scorrevoli. I prezzi dei top gamma si avvicinano ai tubolari. Come potrà vedere il bicchiere è sempre mezzo pieno e mezzo vuoto. Per trarre delle conclusioni si deve considerare che i copertoncini hanno veramente fatto passi da gigante e rispetto al passato il gap con i tubolari è veramente minimo se non annullato.

Quindi: cosa scegliere? Dipende dall'uso che si fa della propria bici e dalle cose che riteniamo importanti. Se cerchiamo il confort e la scorrevolezza il tubolare è la scelta migliore, ma certamente non la più economica o pratica. Se cerchiamo le prestazioni, ma non vogliamo rinunciare alla praticità (si pensi alla possibilità di cambiare il copertonciso mettendo quello più appropriato alle condizioni meteo dell'allenamento o della gara) allora il copertoncisno sarà la scelta migliore. Credo che allo stato attuale dell'evoluzione tecnologica il tubolare sia da preferire solo se si cerca il massimo confort, oppure si ricerca la leggerezza ad ogni costo (si consideri anche il minor peso delle ruote per tubolare). Negli altri casi il copertoncino, se di gamma alta, ha annullato il gap prestazionale, pur mantenendo la sua praticità. Se poi dobbiamo giudicare solo dal punto di vista strettamente tecnico (fuori da qualsiasi considerazione economica o di praticità) allora il tubolare rimane ancora la scelta migliore e per questo è universalmente adottato da tutti i professionisti. (quando non sono legati a contratti commerciali)