Spett.le Redazione,

ho da poco ripreso la bicicletta dopo un lungo periodo di inattività e la mia scelta è caduta su di una "ibrida" con tripla 28-38-48 e pacco pignoni 11-32 (peso 13,5 Kg.) per poter usufruire di rapporti sufficientemente corti in salita. Da settembre 2007 ho percorso circa 2.500 chilometri (tutti su strade asfaltate) ed ora vorrei passare alla bici da corsa. La mia domanda è: quanto influisce il peso del mezzo sulla scelta dei rapporti? Considerando un peso inferiore di circa 3,5 Kg., la minor larghezza delle coperture ecc., che rapporti dovrei scegliere per non trovarmi a disagio, visto che, su salite particolarmente ripide (oltre il 10%), attualmente utilizzo il 28x32? Sarebbe utile montare anche sulla bici da corsa una guarnitura tripla o potrebbe bastare una compatta? (lettera firmata)

Egregio Lettore, grazie per la fiducia. Veniamo subito al Suo quesito, diffuso tra coloro che vogliono passare da una bici ibrida o da MTB ad una da corsa e spesso, poi, generato dai negozianti che spingono sempre per vendere bici più leggere col miraggio di una minore fatica. Sembra quasi che basti avere una bici più leggera per volare su tutte le salite, magari fosse così! Vediamo di analizzare il Suo problema. La velocità con cui un atleta sale in salita è data da un’insieme di fattori fra cui il peso della bici è uno di questi, ma non l’unico, né il fondamentale, soprattutto per un amatore. Infatti, la cosa più importante è la potenza che riesce ad esprimere l’atleta, poi come questo riesce a sfruttarla (mi riferisco ad una corretta cadenza di pedalata, il mantenimento della giusta frequenza cardiaca, ecc), quindi dal mezzo con cui sale (peso dello stesso, copertoncini, assetto, ecc.) e dalle condizioni ambientali (temperatura, umidità, tipo di asfalto, ecc). Come vede, la situazione è un po’ complessa ….. Avvalendomi delle informazione che mi ha fornito e di un mio programma di calcolo ho stimato che Lei possa sviluppare una potenza di circa 240 watt (più o meno, il calcolo è molto approssimativo, ma serve per avere un’idea di massima) e sale, nelle salite più dure, con circa 75-78 pedalate al minuto, una frequenza corretta. Poiché una bici più leggera non aumenterebbe di certo la Sua capacità di potenza, l’avvantaggerebbe solo per il fatto che ha meno "massa" da spostare. Ho calcolato, quindi che riducendo il peso di circa tre chilogrammi e mezzo, passando da un’ibrida ad una bici da corsa, con una minore impronta a terra, dovuta a copertoncini di misura inferiore (700x23) e con un assetto più aerodinamico Lei possa salire, a parità di frequenza di pedalata, ad una velocità superiore di circa di 1-1,5 Km/h al massimo. Questo significa che Lei con la nuova bici potrà salire a quell’andatura utilizzando un rapporto di circa 30 denti la corona e 29 denti il pignone; in questo caso non percepirebbe una minore fatica, ma riuscirebbe ad essere più veloce. Invece, per percepire una minore fatica, dovrebbe adottare un rapporto ancora più corto che Le permetta di salire ad 80 pedalate al minuto ad una frequenza cardiaca inferiore alla soglia anaerobica, quindi, pur non avendo tutti i dati possibili a disposizione, credo con un ipotetico rapporto 30 (corona)/32 o meglio 34 (riferito al pignone) sia sufficiente. Non credo che le soluzioni che mi ha proposto in privato Le siano congeniali. Un 34 (corona compatta)/29 Le risulterebbe troppo lungo, salirebbe a meno di 70 pedalate al minuto con un lavoro prettamente anaerobico e ad un numero di pulsazioni cardiache troppo elevate. Ancora peggio sarebbe con un ipotetico 39/25, in questo caso non riuscirebbe che a salire con una frequenza superiore alle 55 pedalate al minuto, aggravando ancora di più la situazione e senza avere benefici, sul piano atletico, da una simile condotta. Infatti, se è vero che è possibile fare ripetute in salita con rapporti lunghi e basse frequenze di pedalata (le classiche SFR) la cosa deve essere inserita in un ben preciso programma di allenamento. Riguardo la guarnitura compatta, inoltre, tenga presente che non si può solo considerare lo sviluppo metrico, come fa la totalità dei ciclisti, ma anche come viene a lavorare la catena nell’utilizzo pratico e la spaziatura dei rapporti disponibili. Infatti, non solo con la compatta molti amatori viaggiano con la catena costantemente incrociata al massimo, dissipando inutili energie in maggiori attriti, ma hanno a disposizione una minor scelta di rapporti e maggiormente distanziati tra di loro: il tutto vanifica completamente il minor peso di una guarnitura compatta rispetto ad una tripla (comunque non sono i 150 grammi o meno di differenza che La faranno salire più veloce). Ora, veniamo alle conclusioni: quale bici da corsa prendere e con quali rapporti? Secondo il mio modesto parere, dovrebbe farsi assemblare una bici con una guarnitura tripla e pacco pignoni con almeno l’ultimo rapporto con 29 denti. In questo caso la scelta sarebbe per un gruppo Campagnolo con guarnitura tripla 30/42/52 e pacco pignoni 13-29. Anche Miche ha in catalogo un’ampia serie di guarniture triple di ottima qualità e pacchi pignoni personalizzabili nelle dentature fino a 29 denti nell’ultimo rapporto, oltre che gruppi completi che si addicono alle Sue necessità. In alternativa, potrebbe assemblare la bici con un gruppo Shimano così composto: comandi Tiagra, cambio posteriore Deore a bilanciere lungo (SGS), pacco pignoni 12-34 o 11-34 (sempre Shimano) e guarnitura tripla Tiagra. Una bici simile è prodotta dalla Specialized, il modello Tricross Sport Tripla, a cui potrebbe cambiare i cerchi ed i copertoncini con altri più stradali, o vi può prendere spunto per la realizzazione di una bici assemblata. Infine, la Stronglight produce delle corone con girobulloni da 74 millimetri (Shimano, Campagnolo e Miche tripla) con numero di denti inferiore al classico 30 (24-26-28). Potrebbe optare, quindi, per la soluzione Campagnolo o Miche ed adottare in più una coroncina Stronghlight da 28 denti al posto della corona di serie da 30 denti (anche se questo la porterebbe ad eccedere nella capacità del cambio, non ci sono poi evidenti controindicazioni all’atto pratico). Per ultimo, Le consiglio di armarsi di tanta pazienza e non fermarsi al primo negoziante e soprattutto non accettare di acquistare prodotti che non rispondono alle Sue esigenze. Le occorrerà del tempo, per esempio le coroncine Stronghlight sono "arabo" per la maggior parte dei negozianti italiani, senza parlare dello sguardo che le faranno quando chiederà una guarnitura tripla!