Egr. Dott. Salvatelli,

Le riscrivo dopo aver letto con interesse (e dopo un notevole lasso di tempo) la rubrica Q&A. Hanno attirato la mia attenzione soprattutto messaggi che richiamavano le problematiche da me poste a suo tempo e riguardanti l'uso dei rapporti. Volevo aggiornarLa riguardo le mie esperienze "sul campo", sperando possano essere utili ad altri appassionati. Come forse ricorderà, il mio punto di partenza è stato una bicicletta ibrida (Whistle Guipago) con guarnitura 28-38-48 e pignoni 11/32. A maggio dello scorso anno ho acquistato una bicicletta da corsa con guarnitura compact 34/50 e pacco pignoni 11/25 (in attesa della guarnitura tripla che, per vari problemi, non è mai arrivata). Il cambio era un Campagnolo Centaur carbon. Ad una delle prime uscite ho affrontato una salita impegnativa, per provare la nuova bici (Monte della Madonna nei Colli Euganei); ho dovuto arrendermi! A giugno ho fatto montare un pacco pignoni 13/29 e ho riaffrontato la stessa salita con successo. Durante l'estate ho fatto varie uscite, affrontando salite anche dure e impegnative tra le quali il Monte Grappa, il Bondone, il SellaRonda e, soprattutto, il micidiale passo Manghen (quest'ultimo a settembre, con un bel po' di km. nelle gambe quindi...). Devo dire che l'impressione che ho sempre avuto è stata che eventuali momenti di difficoltà che avvertivo erano dovuti a carenze fisiche e che non sarebbero stati superati avendo qualche dente in più da scalare. Mi sono alla fine convinto che, se la Campagnolo sta abbandonando le guarniture triple, questo è dovuto al fatto che, con un 34/29 ed una adeguata preparazione, si può affrontare qualsiasi salita. Ultimo appunto: in autunno ho affrontato una salita (sempre nei Colli Euganei) con tratti al 21%. Avevo già provato due volte la stessa salita con la bici ibrida (28 x 32) ed entrambe le volte ho dovuto mettere piede a terra. L'ultima volta, con il 34 x 29 sono riuscito a superarla, con grande fatica, ma senza fermarmi. Le auguro di continuare nell'egregio lavoro che già sta facendo. Cordiali saluti (lettera firmata)

Il lettore in questione è colui che mi aveva chiesto un consiglio nei rapporti da scegliere passando da una bici ibrida ad una bici da corsa. In base ai dati dallo stesso forniti consigliai una guarnitura tripla ed un 29 come ultimo rapporto. Poi il lettore acquistò una bici più leggera di 2 kg (8 invece che 10), ma sprovvista di guarnitura tripla, in quanto Campagnolo, se pur presenti nel catalogo, non ha materialmente disponibili guarniture triple. L'esperienza del lettore mette in mostra alcuni aspetti che si devono tenere ben presenti. Il calcolo da me effettuato era esatto ma non teneva conto del possibile incremento di prestazioni che il lettore avrebbe ottenuto con un buon allenamento, cosa impossibile da determinare a priori. Lo stesso lettore, con la nuova bici, ha invece iniziato un bel percorso atletico che lo ha portato ad affrontare pian piano percorsi sempre più impegnativi. Questo ha migliorato le sue prestazioni atletiche, quindi i watt sviluppati e perciò la possibilità di spingere rapporti più lunghi. L'esperienza pratica del lettore, se pur ovvia a livello scientifico, ribadisce l'importanza dell'allenamento e della gradualità con cui vanno affrontati i percorsi. Con una buona base tecnica di partenza (la bici del lettore, pur non essendo una dream bike, è un bel mezzo assemblato Campagnolo Centaur, telaio in alluminio con carro posteriore in carbonio, forcella in carbonio e ruote Fulcrum R5Evo; la sella è una SMP Stratos, di cui ci dice essere molto soddisfatto), si deve avere la costanza di uscire ed affrontare via via percorsi sempre più impegnativi, ma con gradualità e lasciando il tempo che l'allenamento ci permetta di affrontare con tranquillità impegni fisici maggiori. Come giustamente detto, la differenza tra una tripla ed una compatta si riassume in un solo rapporto più corto. Ciò nonostante, la sua utilità rimane invariata in tutti quei casi dove la potenza dell'atleta non permette di spingere quel rapporto più lungo. L'alternativa è quella intrapresa con successo dal lettore, allenarsi con costanza e sapienza, avendo la pazienza di scegliere con cura i propri percorsi di allenamento, lasciando il tempo al proprio fisico di crescere nelle prestazioni. Complimenti!