Una bici dalle ottime prestazioni; non estrema nel peso, ma molto competitiva

 

 

 

Ridley ha confermato anche per il 2011 il suo modello di punta nella Mtb, il modello Ignite. Accanto alla versione Ignite Team, esiste anche la versione Ignite, senza reggisella integrato. Il telaio monoscocca è in carbonio ad alto modulo 24Ton, con i forcellini in carbonio, serie di sterzo da 1 pollice ed 1/8, movimento centrale con standard classico. I tubi principali del telaio presentano sezioni abbondanti ed una sezione scatolata. Il carro posteriore ha tubi dalla sezione generosa e con un profilo che rimane distante dalla ruota, per poter ospitare copertoncini di larghe sezioni e non avere alcun problema in caso di fango. Il peso del telaio è dichiarato in 1390 grammi. La bici oggetto del test è una versione 2010, che differisce nell'assemblaggio rispetto alla versione 2011 nelle ruote e nel gruppo adottato. Le ruote 2011 sono le Fulcrum Red Metal 10, mentre il gruppo adottato è il nuovo Sram X9 2x10; cambiano anche i copertoncini, Michelin. La bici in prova è assemblata con il gruppo Sram X9 e freni Avid Elixir5. La guarnitura e Truvativ Stylo 22/32/44, con pacco pignoni 11/34. Le ruote sono Fulcrum Red Metal 3 e copertoncini Vredestein Black Panther. Attacco, piega, reggisella e sella sono 4ZA, modello Cirrus. Sempre 4ZA il porta borraccia. La forcella è una Rock-Shox Reba Team. La bici, così assemblata, nella taglia M, ha un peso di 10.5 kg, così come rilevato con la nostra strumentazione.

Queste in dettaglio le differenze della versione 2011:

Gruppo Sram X9 Red 2011

Guarnitura Sram X9 2x10 28/42

Ruote Fulcrum Red Metal 10

Copertoncini Michelin WildGrip'r

Forcella Rock-Shox Reba RL

Peso dichiarato 10.5 kg

Il test su strada

La Ridley Ignite si fa notare per l'ottima realizzazione del telaio ed in particolare per la sua verniciatura, che viene realizzata in modo assolutamente artigianale, tutta con l'aerografo, senza l'utilizzo di stikers. Inoltre, è personalizzabile nei colori e nella grafica. Il telaio non ha un peso estremamente contenuto, almeno nelle dichiarazioni, ma alla fine il peso della bici è competitivo, nonostante non siano stati usati componenti di alto livello, se pur adeguati al prezzo di listino della bici. Questo significa che i pesi dichiarati da Ridley sono veritieri. Nella versione 2011 è stato effettuato un up-grade del gruppo con il nuovo Sram X9 2011, mentre un down-grade è stato fatto nelle ruote, con le Fulcrum Red Metal 10; ancora una volta il prezzo di listino impedisce di fare di meglio e chi vuole una bici più competitiva o la assembla partendo dal kit telaio o passa alla versione Ignite Team, più costosa. Manca una protezione per evitare contatti tra telaio e catena, oltre che tra i cavi ed il telaio nella zona del canotto di sterzo. In sella la posizione che si assume è più che buona, con una corretta ergonomia dei comandi ed una giusta distribuzione dei pesi. In movimento si percepisce l'ottima rigidità del telaio e del carro posteriore, che permettono un'ottima trasmissione della potenza alla ruota posteriore. Più che buona la rigidità della scatola del movimento centrale e la reattività del carro posteriore. Questo, unito ai buoni componenti adottati, permette prestazioni di rilievo su percorsi compatti e veloci. La giusta distribuzione dei pesi, poi, consente una trazione ottimale della ruota posteriore, anche nelle salite più ripide, dove si può avvertire una carta leggerezza dello sterzo, a cui si deve far fronte con lo spostamento in avanti del peso del corpo. In questo modo si trova una migliore direzionalità e non si pregiudica la trazione in modo evidente. Il comportamento prevedibile e sincero del telaio si conferma anche nei percorsi con fondi molto mossi e difficili, dove la bici risponde sempre in modo graduale, facilitando la guida e permettendo anche ai meno esperti di raggiungere buone prestazioni. Nei percorsi molto lenti e tortuosi la maneggevolezza è ottima, con una grande velocità ad inserirsi in curva o cambiare direzione. Tarando rigidamente la forcella e scegliendo una giusta pressione dei copertoncini, si può "velocizzare" ancora di più lo sterzo, trovando quella reattività estrema che può piacere ai più esperti e tornare utile in determinati percorsi. Sul veloce la stabilità è buona fino a medie andature, oltre lo sterzo si fa sensibile ed occorre una maggiore esperienza per un perfetto controllo del mezzo. La bici rimane sempre sicura e permette ai più esperti di ottenere il massimo in termini di prestazioni. Anche in questo caso, con una buona taratura della forcella, più soft, ed una buona scelta dei copertoncini, si riesce ad ottenere una migliore stabilità, a scapito della reattività dello sterzo. Ottimo, poi, il comfort di marcia, di alto livello, anche in considerazione delle prestazioni, in termini di rigidità, espresse dal telaio; in questo comportamento deve giocare un ruolo fondamentale il tipo di carbonio utilizzato e la particolare conformazione del carro posteriore. I freni, confermati anche nella versione 2011, si dimostrano potenti, anche se potrebbero avere una maggiore modulabilità, per facilitare i meno esperti. Il gruppo X9 è più che ottimo per precisione nei passaggi di rapporto ed escursione ridotta delle leve; in questo caso ottimo è il passaggio al gruppo X9 2011 2x10, che si dimostra ancor più veloce, preciso e con ridotta escursione delle leve; migliore anche la guarnitura. Peccato che non siano state confermate le Fulcrum Red Metal 3, che si sono dimostrate ottime per affidabilità, rigidità e scorrevolezza. Ottimi anche i Vredestein Black Panther, perfetti su fondi fangosi e mossi, non mollano mai la presa ed hanno un comportamento perfetto in curva. Buona anche la forcella, rigida e scorrevole. In conclusione, la Ridley Ignite si mette in evidenza per avere un telaio di alta qualità, rifinito e verniciato in modo artigianale; è rigido e con una sana geometria, che permette sempre un perfetto controllo del mezzo. E' molto competitivo su tutti i percorsi, particolarmente quelli medio/lenti, dove sfoggia reattività e velocità ai vertici della categoria. Solo su percorsi molto veloci può risultare più difficile da portare al limite. L'assemblaggio purtroppo non gli rende piena giustizia, perché con uno Sram XX e componenti adeguati sarebbe al livello dei migliori concorrenti al mondo.

Il prezzo

La bici del test ha un costo di circa 2590 Euro nella versione 2011, un prezzo più che ottimo perché di poco superiore a molte proposte con telaio in alluminio e più pesanti.

Il kit telaio ha un costo di 1510 Euro, in questo caso il prezzo può essere elevato in rapporto al peso dichiarato (circa 200-300 grammi in più dei concorrenti), ma noi abbiamo rilevato una bici competitiva nel peso totale, quindi il peso del telaio ci sembra reale e non determinato, come in altri casi, con telaio grezzo e taglia piccola. La verniciatura artigianale e personalizzabile, poi, rende il costo del kit competitivo. Onesti, poi, i prezzi della personalizzazione del colore: 170 Euro; occorrono invece 340 Euro per personalizzare anche la grafica, meno di quanto richiesto da molti artigiani per svolgere lo stesso lavoro.

Aspetti positivi

Qualità costruttiva

Personalizzazione del colore e grafica

Verniciatura artigianale

Peso dichiarato veritiero

Rigidità del telaio

Maneggevolezza

Prestazioni generali

Aspetti negativi

Stabilità alle alte velocità

Assenza batti catena

La pagella

Qualità 8 (il telaio merita 10, poi il prezzo di listino ha obbligato a delle rinunce)

Rigidità 9 (si colloca vicino al vertice della categoria)

Comfort 9.5 (è la sua migliore caratteristiche)

Stabilità 8.5 (alle alte velocità richiede qualche attenzione in più)

Maneggevolezza 9.5 (sempre velocissima sullo stretto)

Frenata 8.5 (buona la frenata nel complesso, si potrebbe avere più modulabilità)

Peso 8.5 (un peso onesto e contenuto)

Prezzo 9 (un prezzo corretto e migliore di altri concorrenti)

Per saperne di più:

Ridley Bikes

Sito Internet: www.ridley-bikes.com