Non solo aerodinamica, ma anche leggera e polivalente
Dopo essere stata presentata in veste di prototipo ad Eurobike 2010, la Scott Foil giunge definitivamente in produzione. La nuova bici è nata dopo un lungo studio aerodinamico che ha definito il profilo dei tubi del telaio monoscocca in fibra di carbonio ad altissimo modulo.
Il nuovo profilo aerodinamico dei tubi supera il limite dei regolamenti UCI per le bici da crono (1:3) per approdare ad un nuovo rapporto (3:2), in questo modo si è ottenuta una maggiore aerodinamica e rigidità rispetto al modello CR1, mentre rispetto al modello Plasma la nuova Foil guadagna in leggerezza. Il nuovo telaio presenta il passaggio interno dei cavi, una forcella con steli dritti e dal profilo aerodinamico, una serie di sterzo differenziata ed un tubo obliquo di grandi dimensioni e dal profilo aero. Il tubo orizzontale è largo e schiacciato, mentre il tubo verticale ha profilo aero e reggisella specifico prodotto da Ritchey. Il triangolo posteriore è molto compatto, con un profilo aero dei tubi e forcellini in fibra di carbonio. La bici è assemblata con il gruppo Sram Red usato per i comandi, la guarnitura, i freni, il cambio ed il deragliatore. Pacco pignoni e catena sono Dura Ace. L’attacco e la piega sono Ritchey. Le ruote sono Zipp 404, mentre la sella è Fi’zi:k. Così assemblata, la bici ha un peso di 6.6Kg come rilevato con la nostra strumentazione.
La prova su strada
La nuova Scott Foil si inserisce in un mercato, quello delle bici aero, che inizia a diventare realmente affollato di proposte. Rispetto ai concorrenti, come Specialized Venge o Ridley Noah, ha dalla sua molte peculiarità e punti a favore. Il disegno generale della bici è meno pesante dei concorrenti, non solo visivamente, ma anche sulla bilancia, dove segna un ottimo peso per la sua categoria. Frutto di una serie di tubi non così over-size come i concorrenti e di una progettazione senza dubbio accurata. Di qualità l’assemblaggio, molto valido ed omogeneo nella qualità dei singoli componenti scelti. L’ergonomia dei comandi è buona, così come è sempre valida la funzionalità del gruppo Sram Red, con una escursione ridotta delle leve e grande velocità nei passaggi di rapporto. Ottima la frenata, molto potente ed anche modulabile, in unione alle ruote Zipp con pista frenante in alluminio. Valida la scorrevolezza della guarnitura, se pure non al top assoluto. Il comfort di marcia è sufficiente, nel senso che è una bici molto rigida, che poco o nulla concede al comfort ed in questo si unisce al resto delle sue dirette concorrenti. In movimento si apprezza l’ottimo equilibrio raggiunto tra peso contenuto e rigidità. Quest’ultima è molto valida e sicuramente al vertice delle bici top gamma, se pur leggermente inferiore ad un Ridley Noah FB e poco sotto uno Specialized Venge. Il peso ben più contenuto delle rivali, però, gli permette di raggiungere ottime prestazioni, con accelerazioni eccellenti partendo dalle basse velocità. Anche in pianura, sul passo costante, la competitività della Foil è ottima, se confrontata ad una bici “normale”, mentre leggermente inferiore all’ottima Ridley Noah FB. Se si può perdere un confronto diretto in rettilineo ad alta velocità (e comunque le prestazioni generali sono ottime), il vantaggio della Scott Foil risiede nel fatto che come si arriva alla salita le sue prestazioni rimangono elevate e ci si giova del suo peso contenuto, che unito all’ottima rigidità gli permette prestazioni eccellenti in collina e nelle salite più difficili. A differenza, quindi, di altre bici aero non è una bici competitiva solo in pianura, ma anche in salita. I cambi di direzione sono veloci e con le ruote Zipp 404 anche progressivi e sufficientemente precisi. Valida anche la stabilità ad alta velocità, dove solo sullo sconnesso va guidata con maggiore attenzione per via del peso contenuto e della rigidità generale del telaio che non assorbe, se non in minima parte, i colpi del terreno. Ottima la rigidità della forcella, anche in frenata, dove ben asseconda l’elevata potenza dell’impianto frenante Sram Red. In generale da il meglio di se su percorsi misti, veloci, ma con curve secche, che richiedono continue accelerazioni da bassa velocità, anche con salite di un certo livello. Nel complesso si pone a metà strada tra le bici aero più estreme, più competitive in pianura, ma penalizzate in salita, e le bici normali, più veloci in salita, ma più lente in pianura. Nel complesso una bici ottima, molto valida, che riesce a soddisfare l’atleta esigente. Il comfort modesto, al contrario, non ne fa una bici ideale per il semplice amatore non attratto dalle alte prestazioni che questo modello permette.
Il prezzo
La bici in prova ha un costo di circa 7000 Euro, ha prestazioni elevate ed il prezzo ne è la conseguenza. Il rapporto qualità/prezzo è buono.
Aspetti positivi
Rigidità del telaio
Aerodinamica
Peso contenuto
Prestazioni
Aspetti negativi
Porta borraccia e pedali non di serie
Comfort
Mix componenti
La pagella
Qualità 9.5 (molto valido)
Rigidità 10 (tra i migliori in assoluto)
Comfort 8 (sufficiente)
Stabilità 9 (più che buona)
Maneggevolezza 9.5 (si inserisce bene in curva)
Frenata 10 (il Red con le Zipp 404 rende al meglio)
Peso 9.5 (il migliore della categoria)
Prezzo 9.5 (onesto per le sue prestazioni)