Telai in alluminio

Quando arrivarono i primi telai in alluminio fu una rivoluzione, tutto un tratto tutto diventò vecchio ed obsoleto (i telai in acciaio), poi arrivò il carbonio ed il buon vecchio alluminio diventò a sua volta obsoleto … o quasi.

Ma l’alluminio è duro a morire e non manca una nicchia di intenditori ed estimatori di questo nobile materiale, che ha i suoi difetti, ma anche tanti pregi.

Il difetto principale è che oggi alle aziende non conviene produrre telai in alluminio, nè ai negozianti venderli; c’è maggiore margine con i telai in carbonio, anche entry level, che a livello industriale costano nulla; l’alluminio invece no, quello costa molto farlo fatto bene, rigido e leggero, quasi come un telaio in carbonio di alta gamma, che può avere un prezzo di listino ben maggiore e margini di profitto ben più elevati. D’altro canto, nessuno si scandalizza per un telaio in carbonio da 4000 Euro o più, mentre già 500 Euro sembrano troppe per un telaio in alluminio …

Però il nuovo Ridley Helium ASL è proprio fatto bene, ben verniciato, leggero, una piccola opera d’arte. L’alternativa è il Cannondale CAAD12, altrettanto performante, ma il Ridley è fatto molto meglio.

Ne venderanno pochi, se andrà bene, un vero peccato perché di gran lunga superiore a moltissimi telai in carbonio.

Detto ciò, fa piacere constatare che lo sviluppo dei telai in alluminio sia comunque continuato, magari in sordina, ma mai arrestato.

Oggi un telaio in alluminio è più leggero, più rigido, più affidabile e molto più confortevole di un analogo prodotto di 10 anni fa.

La voce comfort è quella che ha fatto i migliori passi in avanti; il rapporto prezzo-prestazioni ottimo.

Purtroppo, almeno in Italia, il carbonio, meglio se di scarsa qualità, la fa da padrone e questi telai finiscono all’Estero, dove hanno un notevole seguito.