Abbiamo già ampiamente parlato delle peculiarità tecniche del telaio Bianchi Infinito CV,

che per destinazione d’uso, caratteristiche tecniche, prezzo e prestazioni si pone in diretta concorrenza con le varie Specialized Roubaix SL4, Trek Domane 6, Cannondale Synapse, BMC GF01. Assemblata con il gruppo campagnolo Chorus 11v al completo, con ruote Fulcrum Racing Light XLR, tubolari Veloflex, sella San Marco e componenti FSA SL-K, la bici ha un peso di 6.8Kg, come rilevato con la nostra strumentazione.

 

Road Test

 

La nuova Bianchi Infinito CV è molto simile alla precedente Infinito, se pure completamente differente nella tecnica di realizzazione del telaio. Almeno nella nostra versione l’assemblaggio è più che valido, se pure non al top assoluto, comunque dimostra come la bici possa raggiungere un buon peso, senza dubbio competitivo con le dirette concorrenti. Certamente i componenti FSA SL-K sono validi ma non leggeri, mentre anche la sella non è leggerissima. Il gruppo Chorus presenta una buona ergonomia dei comandi, una frenata molto efficace e buona funzionalità complessiva, se pure possa essere considerato superato rispetto ai nuovi Red, Force, Duca Ace ed Ultegra, tutti ad 11 velocità. In sella la posizione di guida è improntata ad un ottimo comfort, con il busto rialzato,   una ridotta estensione del collo ed un ridotto peso che grava sui polsi. Il comfort è più che ottimo, con una valida capacità di assorbire i colpi e le vibrazioni. Giungono ai polsi e alla schiena solo i colpi più forti, mentre le vibrazioni sono del tutto filtrate dal telaio, con un comportamento ottimo e superiore al precedente Infinito e competitivo con le migliori bici del settore. La stabilità della bici è irreprensibile, con uno sterzo sempre preciso in ogni situazione e solo una certa lentezza negli inserimenti in curva, che obbliga ad un maggiore lavoro di braccia nei tratti più stretti e guidati. Molto valida la rigidità complessiva del telaio e la sua capacità di trasferire la potenza alla ruota posteriore, con una buona capacità di accelerazione fuori dalle curve, un’ottima velocità nei tratti in pianura a velocità costante e buone prestazioni anche in salita. Nel complesso le sue prestazioni generali sono competitive nei confronti della diretta concorrenza, almeno nell’assemblaggio da noi testato. Una bici che soddisfa coloro che cercano un telaio di buone prestazioni generali, ottima stabilità e sicurezza, e buone prestazioni generali. Rispetto al precedente Infinito migliorano leggermente la rigidità e le prestazioni generali; un passo avanti viene fatto anche nel comfort di marcia, con un miglior assorbimento delle vibrazioni. Nel complesso una buona bici ed un’ottima evoluzione del precedente modello.

 

Il nostro voto al modello in test: 8.5/10