Bianchi ha presentato la nuova bicicletta Aria, l’ultimo modello tra le bici aero, vediamo come è fatta e quali sono i suoi aspetti negativi.

Dopo la Aquila CV (crono) e la Oltre XR4 (bici aero), la Bianchi estende ulteriormente la sua gamma di bici aerodinamiche con la nuova Aria, modello che per stessa ammissione di Bianchi è destinata agli amanti della velocità in pianura ed alle gare di triathlon.

Con un telaio in fibra di carbonio ad alto modulo, ma privo della fibra CV che assorbe le vibrazioni, dal peso di circa 1100 grammi, con passaggio interno dei cavi e forcella dedicata dal peso di circa 350 grammi, è stata realizzata una bicicletta con un profilo dei tubi aerodinamico. Tra le caratteristiche segnaliamo il profilo aero del reggisella e della sezione frontale tubo di sterzo/forcella.

Nel complesso la bici non è certamente innovativa, nè all’avanguardia del settore. In molti punti si riprendo le forme del telaio Oltre (reggisella zona dello sterzo e forcella), in altre dei telai della concorrenza (ci sembra di vedere una similitudine con le BMC, soprattutto nella forma del triangolo posteriore e del tubo orizzontale).

Il peso del telaio è di medio livello, superiore ai migliori concorrenti della categoria.

Una bici difficile da collocare, perché sicuramente non economica, non al top della tecnica, certamente di grande personalità e fascino: troppo poco però per poter pensare ad un acquisto ragionato.

Ecco quindi che più che ad un pubblico di esperti si rivolge agli estimatori del marchio Bianchi, che ora hanno anche una bici Aero più economica della Oltre XR4.

Non vedo altro motivo per staccare un assegno, che leggero non è.