Un telaio ottimo per una bici leggera e rigida

 

 

 

Abbiamo già analizzato il telaio Oltre, sin dalla sua presentazione ufficiale. Il nuovo telaio Bianchi Oltre racchiude in se tutto il "know-how" di Bianchi nella realizzazione dei telai da strada di altissima gamma. Il nuovo telaio monoscocca è realizzato con un mix di fibra di carbonio ad Altissimo Modulo, Alto Modulo e Modulo Intermedio, scelti in base alle differenti zone del telaio stesso. Alla fibra di carbonio è poi applicata la tecnologia "Carbon Nano Tube", che permette un ulteriore incremento delle qualità meccaniche della fibra di carbonio, con un aumento della resistenza a frattura del 49%, rispetto alle resine standard, e del 20% rispetto alle "vecchie" Nano Tecnologie. Il "Wrinkleless Molding Process" consente, poi, un controllo degli strati di tessuto di carbonio durante il processo di stampaggio, migliorando la qualità interna dei tubi, la costanza del loro spessore ed evitando la formazione di “micro pieghe” nei layer di carbonio. Presente, poi, un rinforzo interno nella zona dello sterzo, per aumentarne la rigidità, realizzato con una tecnologia denominata "X-TeX Technology", e consistente nel posizionare nella parte interna del telaio una serie di strati di tessuto che irrigidiscono la zona, senza incrementare il peso in modo notevole. Il telaio è poi stato completato con una nuova serie di sterzo FSA da 1 pollice ed 1/8 sopra e 1 pollice ed 1/2 sotto, il passaggio interno dei cavi ed il movimento centrale BB30. Nuova anche la forcella, in carbonio monoscocca, con steli dritti. Ha una forma aerodinamica che si integra perfettamente nel telaio, con un peso dichiarato di 360 grammi. Il carro posteriore ha i tubi bassi di grandi dimensioni e quelli alti molto sottili, secondo una tecnica denominata da Bianchi "Ultra Thin Seat Stay", che ha dimostrato come per la trasmissione della potenza alla ruota posteriore sia importante la dimensione e la rigidità dei tubi bassi del telaio, mentre sono poco influenti quelli alti. In questo modo si ottiene quindi un carro rigido, ma anche leggero. Nuovo anche il reggisella, studiato da Bianchi, molto leggero, 175 grammi, ha viti in titanio e supporto in colore blu anodizzato. Sono previste due differenti lunghezze: 300mm (per taglie 50-53) e 350mm (per le taglie dal 55 al 61). Il telaio ha un peso di 950 grammi nella taglia 55. La finitura superficiale è in carbonio unidirezionale. I tubi del telaio hanno una forma aerodinamica, con il tubo obliquo over-size che si congiunge alla perfezione alla zona del movimento centrale, anch'essa generosamente dimensionata. Il tubo di sterzo è corto, ma ben dimensionato, over-size anche i tubi orizzontali del carro posteriore ed il tubo orizzontale, leggermente arcuato. Il tubo verticale ha forma aerodinamica e segue il profilo della ruota posteriore. In generale l'estetica del telaio si avvicina ad una “bici Aereo”, per penetrazione aerodinamica e rigidità dei punti fondamentali del telaio, ma senza rinunciare alla leggerezza complessiva. La bici del test è assemblata con il gruppo Campagnolo Chorus 2011 adottato al completo, con comandi, freni, guarnitura (compact), catena, pacco pignoni, cambio e deragliatore. L'attacco è FSA OS-99 CSI, in alluminio forgiato ricoperto di fibra di carbonio, mentre la piega è FSA K-Force in carbonio monoscocca 3K. La sella è Fizi:K, il porta borraccia è Elite. Le ruote sono Fulcrum Racing Speed XLR, con tubolari Vittoria Evo CX; è bene precisare che sono ruote opzionali, mentre di serie sono previste le Fulcrum Racing 3. I pedali non sono compresi. Così assemblata la bici ha un peso di 6.550 grammi, come rilevato con la nostra strumentazione nella taglia 53.

 

La prova su strada

La Bianchi Oltre costituisce, senza ombra di dubbio, una delle più belle novità del 2011 tra le bici da corsa di altissime prestazioni. Ottima la realizzazione del telaio, molto personale nella sua estetica, che esprime forza e rigidità, a metà strada tra un telaio tradizionale e le ultime proposte "Aero". Molto "massicci" i tubi principali del telaio e ricercata la grafica, con alcuni temi che faranno presa sui "Bianchisti più fedeli", come la bella aquila che campeggia sotto il tubo obliquo ed il bellissimo stemma sul tubo di sterzo. Ben realizzato il passaggio interno dei cavi, ma, in generale, è tutta la bici ad essere un prodotto di alta qualità. Ottima la vernice, perfetto l'assemblaggio, di alta qualità ed omogeneo nei componenti. Perfette le protezioni dei cavi, per evitare contatti con il telaio, bellissimo il leggerissimo reggisella ed i vari componenti in titanio. Manca il sempre utile batti catena, mentre nella configurazione di serie le Fulcrum Racing 3 possono essere considerate la dotazione minima per una bici di questo genere; vista la possibilità, meglio scegliere subito le altre ruote, come le adeguate Fulcrum Racing Speed XLR. Tanta cura costruttiva si riscontra positivamente nel peso, molto competitivo considerando l'adozione del "semplice" gruppo Campagnolo Chorus. La sella è leggerissima, ma anche rigida, una sella "racing", concede poco al comfort, ma molto all'efficienza della pedalata. Ottima, come sempre, l'ergonomia della piega FSA e perfetta la funzionalità dei comandi Campagnolo, con leve fluide ed un'ottima velocità e precisione nei cambi di marcia. Inoltre, a differenza di quanto dichiarato nel test di presentazione, ora la guarnitura Campagnolo ha una scorrevolezza esemplare, evidentemente il modello nel test di anteprima non aveva una messa a punto ottimale. In movimento si comprende l'elevata rigidità della bici e questo compromette il comfort di marcia, che rimane sufficiente ma inferiore ad altri concorrenti, che comunque rimangono distanti per rigidità del telaio. L'ottima scorrevolezza delle ruote Fulcrum Racing Speed XLR (caldamente consigliata la loro adozione) e dei tubolari, l'elevata rigidità del telaio, che trasferisce la potenza alla ruota posteriore in modo esemplare e superiore ai concorrenti, e la buona aerodinamica, permettono prestazioni notevoli in pianura, decisamente al vertice e quasi vicine a molte “bici Aero”, rispetto a cui non manca la rigidità, ma solo un profilo aerodinamico ancor più estremo. Non era nelle intenzioni di Bianchi realizzare una “bici Areo”, ma le ottime prestazioni espresse su percorsi piatti e veloci permetto a questo modello, opportunamente dotato di un aero bar, di ben figurare anche in prove di Triathlon. In pianura, i più forti avvertiranno come il 50/12 rimanga leggermente corto, come sviluppo metrico, questo perché le ottime prestazioni del telaio e della bici nel suo complesso permettono di raggiungere con estrema facilità medie ben superiori ai 50 km/h, in cui la frequenza di pedalata può risultare troppo elevata ed andare a costituire un limite per maggiori performance. Sempre in pianura, in presenza di forte vento laterale, si deve prestare attenzione alla guida, come con tutte le ruote ad alto profilo, con un certo lavoro di braccia per mantenere la corretta traiettoria. Nei percorsi di collina le prestazioni rimangono ottime, per una guida molto omogenea, che non vede prevalere in modo netto nè la maneggevolezza nè la stabilità. Negli scatti, fuori dalle curve, la rigidità della bici permette accelerazioni fulminanti, ancora una volta al vertice dell’attuale produzione. Con tali caratteristiche si sale veloci anche in salita, dove la leggerezza della bici torna utile, mentre la rigidità del telaio continua a trasmettere alla perfezione la potenza alla ruota posteriore. Nelle lunghe discese le prestazioni rimangono più che buone. Non è la bici più veloce ad inserirsi in curva, è appena più lenta di altre concorrenti, ma rimane più precisa e facile da controllare. Così è perfetta nelle curve a medio ed ampio raggio, mentre solo nelle curve molto strette si desidererebbe una maggiore velocità negli ingressi in curva. Alle alte velocità il controllo della bici è facile ed intuitivo, lo sterzo rimane più fermo rispetto ad altri concorrenti, soprattutto sullo sconnesso, dove, nonostante l’elevata rigidità, si riesce a ben controllare la bici. Rimane in tali situazioni, una bici che richiede esperienza, come è ovvio per un modello racing, ma complessivamente si controlla con più facilità di altri concorrenti. In frenata l’assetto è ottimo, grazie all’ottima forcella, molto rigida, che ben riesce a supportare un impianto frenante potente anche se poco modulabile, come la maggior parte degli impianti con cerchi in fibra di carbonio. Ancora una volta i più esperti non avranno problemi ad ottenere decelerazioni forti e potenti. In generale, quindi, è una bici che permette di raggiungere limiti e prestazioni elevatissime, tra le migliori, se non la migliore, in assoluto nel momento in cui scriviamo. Come tutte le bici di altissima gamma, però, richiede una serie di “sacrifici”: il comfort non è il suo aspetto migliore, mentre le elevate prestazioni richiedono impegno ed attenzione nella guida. Però la Bianchi Oltre si trova sempre a suo agio su di ogni percorso ed in ogni situazione di gara: pianura, salita, discesa, sprint, non c’è un punto in cui questa bici delude. Spesso è al vertice assoluto, altre volte alla pari o pochissimo dietro ai migliori concorrenti, ma nel complesso risulta una bici perfetta. Tra le sue migliori caratteristiche segnaliamo la rigidità del telaio, la scorrevolezza del movimento centrale, la reattività del carro posteriore e le doti di guida in generale, che non vedono mai prevalere una caratteristica su di un'altra. Non ha difetti come bici in se, ma segnaliamo alcuni aspetti commerciali, come l’assenza del batti catena e dei pedali, che vengono forniti di serie su altri concorrenti (se pur molti altri si comportano come Bianchi). Peccati veniali per una tra le più belle bici del 2011.

 

Aspetti positivi

Qualità costruttiva

Assemblaggio di qualità

Rigidità e reattività del telaio

Facilità di guida

Equilibrio tra maneggevolezza e stabilità

Prestazioni generali

Peso contenuto

Aspetti negativi

Pedali non di serie

Assenza del batti catena

Il prezzo

Il modello Oltre Chorus con ruote Fulcrum Racing 3 costa 5590€, a cui si devono aggiungere 2100€ con le ruote opzionali Fulcrum Racing Speed XLR; il kit telaio ha un prezzo di circa 3150€. Il kit telaio ha un prezzo onesto e competitivo, in considerazione delle prestazioni espresse le dirette rivali costano tutte di più; molti altri hanno lo stesso prezzo, senza averne le stesse prestazioni e solo ben pochi modelli riescono ad avere un rapporto prezzo/prestazioni leggermente migliore, magari rinunciando al “marchio”. Anche la bici assemblata ha un prezzo onesto e competitivo, mentre facciamo notare che le Fulcrum Racing Speed XLR si trovano on line a circa 1700 Euro; comunque 7690€ per la bici oggetto del test è il prezzo di molti concorrenti con prestazioni ben inferiori. Quindi i prezzi sono più che validi e solo rinunciando al “blasone” o alle prestazioni ed alla qualità si riesce a trovare di meglio.

La pagella

Qualità 10 (una bici perfetta, manca il batti catena)

Rigidità 10 (un riferimento per la categoria)

Comfort 8 (accettabile, ma non è la sua migliore caratteristica)

Stabilità 9.5 (più che buona, la migliore tra le racing bike)

Maneggevolezza 9.5 (buona, si avvicina ai migliori concorrenti)

Frenata 9 (potente, ma poco modulabile con i cerchi in carbonio)

Peso 9.5 (con il Chorus è impossibile fare di meglio)

Prezzo 9 (un prezzo onesto e corretto)