Era nell’aria da tempo e nella naturale evoluzione delle cose, che un’Azienda del settore auto-motive presentasse una bici elettrica. Già in passato ci sono stati esperimenti, tutti rimasti allo stato di prototipi e proposti senza reale convinzione.

 

 

La presentazione della nuova bici elettrica Piaggio ha però tutta l’impressione di essere qualche cosa di ben differente (e ce lo auguriamo …). Piaggio è alla testa del più grande gruppo motociclistico Europeo, leader mondiale nella produzione di veicoli per il commuting urbano, con un centro di ricerca e sviluppo riconosciuto come tra i migliori del mondo, insomma ben altra cosa rispetto al mondo del produttore di bici classico, abituato al business del “mordi e fuggi”, del compro in Cina e vendo bene in Europa …

Questa differenza abissale di dimensioni aziendali ma anche di filosofia aziendale, lo si vede dalla prima proposta di Piaggio nelle bici elettriche: niente telaio made in Cina, niente motori presi qua o la, niente cablaggi comprati in Vietnam, ma un progetto nuovo, innovativo, esclusivo, tutto nato in Piaggio … e lo si vede!

L’estetica personale della bici è frutto del centro stile Piaggio, a cui si unisce il nuovo motore elettrico studiato da Piaggio per integrarsi al meglio nello stile della bici, con dimensioni contenute, estetica per nulla invasiva, prestazioni che si preannunciano al top assoluto. Ancora innovativa ed anni luce aventi rispetto alla concorrenza, la gestione elettronica del motore, tra cui segnaliamo la localizzazione GPS contro i furti, la strumentazione estraibile e con funzione di antifurto, il monitoraggio elettronico delle funzioni del motore e la diagnosi computerizzata dello stesso. Insomma, anni ed anni di studi nel settore auto-motive ai massimi livelli (anche quest’anno Aprilia, facente parte del gruppo Piaggio, si è laureata Campione del Mondo Superbike, battendo l’agguerrita concorrenza Giapponese ed Europea…) è stata travasata in questo progetto.

Difficile da capire e recepire, forse, dal ciclista abituato alla “Bici del Campione” (magari rigorosamente Made in China), abituato a vedere meccanici di biciclette che hanno problemi già nel mettere a punto un cambio meccanico; no, non ritengo che possa avere successo, questa bici elettrica Piaggio, nel classico canale di vendita delle biciclette. Non lo vedo proprio il classico meccanico di bici maneggiare un computer per effettuare una diagnosi al motore elettrico della bici. Ma senza dubbio è una bici anni luce avanti alla concorrenza che fino ad oggi ci ha proposto modelli elettrici ad alto costo e bassa qualità. Sarà apprezzata da chi conosce Piaggio, da chi frequenta i negozi di moto ed è abituato a listini prezzi trasparenti, assistenza qualificata e competente, qualità generale molto elevata, attenzione ai dettagli, all’affidabilità ed alla sicurezza. Giusto così, ad ogni mondo il suo prodotto.