La nuova Pinarello Dogma FS 2020 prosegue l'evoluzione del precedente Dogma KS,

con una tecnica interessante, per il momento analizziamo gli aspetti tecnici generali, in futuro, invece, faremo una analisi ben più critica, analizzando i difetti, i problemi e le varie bulale del marketing. Per il momento fermiamoci ai "freddi" numeri. Il nuovo telaio Pinarello Dogma FS 2020 riprende le forme ed i materiali del precedente Dogma KS, con quattro taglie a disposizione, mentre è stato sviluppato tutto il sistema ammortizzante.

La parte posteriore è una conferma di un sistema intelligente ed anche al momento unico, che è giunto alla sua ultima evoluzione con il nuovo DSAS, DOGMA SMART ADAPTIVE SYSTEM, con l'unione dei foderi flessibili in fibra di carbonio.

Questo sistema, a controllo elettronico, permette di bloccare e sbloccare la sospensione posteriore in base ai colpi che giungono dal terreno ed alle sollecitazioni del telaio. Così la sospensione è praticamente bloccata su asfalto liscio, mentre si sblocca non appena un colpo raggiunge la ruota posteriore, come quando si prende una buca o un tratto di asfalto rovinato. Il sistema è continuamente in funzione, quindi c'è un continuo adattamento della sospensione alle condizioni dell'asfalto. L'escursione della ruota posteriore è di circa 10 millimetri. Il sistema ammortizzante è costituito da un elastomero, unito ad un circuito idraulico che permette la chiusura o apertura del sistema ammortizzante. Il circuito idraulico è gestito dalla CPU del sistema DSAS, che elabora i dati proveniente da degli accelerometri e giroscopi posizionati sul telaio. L'atleta può interagire con la CPU e settare le modalità di intervento delle sospensioni.

La stessa tecnologia è applicata ora anche alla ruota anteriore, con una nuova forcella ammortizzata che si unisce alla nuova serie di sterzo.

La zona dello sterzo è stata leggermente modificata per accogliere la nuova forcella e per meglio supportare le nuove sollecitazioni, con un cuscinetto superiore di maggiore diametro e una maggiore rigidità della zona di sterzo.

Modificato anche il rake della forcella, appena ridotto, per compensare l'escursione di 20mm che ora ha la ruota anteriore. In questo caso il sistema ammortizzante è costitutito da una molla elicoidale che si unisce ad un circuito idraulico simile alla sospensione posteriore, che regolato dalla CPU permette di bloccare o liberare il lavoro della molla elicoidale, rendendo la forcella ammortizzata o no.

Con questo sitema si assorbono circa il 42% delle vibrazioni provenienti dal terreno.

Altra particolarità è la disponibilità del kit telaio con freni tradizionali e la possibilità di adottare copertoni fino a 28mm di larghezza.

Al momento non c'è una versione disc, che sicuramente arriverà più in avanti.

Il telaio è ovviamente compatibile con tutti i gruppi in commercio.