Il Ridley X-Night da tempo calca i circuiti di ciclocross, risultando sempre competitivo e vittorioso.

 

 

Con l’adozione dei freni a disco il telaio è stato rivisto nel suo complesso. Nuova la forcella e rinnovato il triangolo posteriore, entrambi riprogettati per adottare i freni a disco. Il telaio è realizzato in fibra di carbonio ad alto modulo, con movimento centrale PF30 e passaggio interno dei cavi; il reggisella ha diametro di 27.2 millimetri. La bici oggetto del test è assemblata con il nuovo gruppo Sram Red 22 Disc adottato al completo. I componenti sono 4ZA, comprese le ruote per tubolari. Così assemblata la bici ha un peso di 7.5Kg.

Off Road test

Il telaio Ridley X-Night è ben realizzato e rifinito in maniera impeccabile. Ottima, la migliore del settore, la verniciatura, tutta realizzata a mano e l’adozione del gruppo Sram 22 Disc al completo. Il peso della bici rimane competitivo per il suo settore. La sella 4ZA è rigida e poco confortevole, non leggerissimi gli altri componenti. Le ruote, sempre 4ZA, sono rigide e scorrevoli, non leggere ma molto affidabili. Buono il comfort di marcia, comunque più da attribuirsi ai tubolari ed al reggisella dal diametro ridotto che non al telaio ed alla forcella, che rimangono molto rigidi. Il gruppo Sram Red 22 funziona alla perfezione, con una escursione delle leve contenuta, grande velocità e precisione di cambio e deragliatore. Ottima la frenata, potente e molto modulabile, costante nel suo rendimento; un impianto perfettamente a punto e ben inserito nel telaio che si dimostra in grado di gestire perfettamente la potenza frenante con un assetto neutro e preciso. Il telaio dimostra di avere una elevata rigidità, non è leggerissimo, ma si riscatta in elevati valori di rigidità ed ottimo trasferimento della potenza alla ruota posteriore. La maneggevolezza è più che ottima, con inserimenti in curva veloci, ma comunque sufficientemente precisi, e cambi di direzione veloci. Le quote geometriche specifiche per il ciclocross portano ad una trazione perfetta ed ottimale su fondi viscidi e fangosi, a cui corrisponde anche un valido appoggio della ruota anteriore. Con tali caratteristiche, quindi, è facile controllare la bici in ogni condizione di terreno e concentrarsi esclusivamente nella pedalata, rendendo la guida semplice ed intuitiva. Nel complesso la bici mette in evidenza una elevata competitività che deriva dalla rigidità del telaio e dall’ottima trazione della ruota posteriore; queste due caratteristiche, unite alla buona stabilità, rendono la bici molto veloce e competitiva, soprattutto quando il percorso inizia a farsi scivoloso e tecnicamente difficile. Su tracciati molto tortuosi occorre maggiore esperienza di guida, perché per avere ingressi in curva veloci si deve lavorare di braccia, per contro l’appoggio e la sicurezza offerta dalla ruota anteriore è esemplare. Una bici che dimostra tutta la sua competitività in gara ed in difficili situazioni ambientali, dove le sue quote geometriche ed il suo ottimo telaio possono fare la differenza. Un mezzo destinato alle competizioni, dove esprime tutto il suo potenziale, magari non facile da portare al limite, ma in grado di esprimere un elevato potenziale. Tra le migliori bici da ciclocross oggi in commercio, forse non adatta ai neofiti, che non ne sapranno apprezzare e sfruttare le potenzialità, ma in grado di soddisfare al meglio gli atleti che puntano alla vittoria.

Il nostro voto al modello in test: 9/10