La strutturazione di un programma annuale di allenamento è il primo passo per una programmazione scientifica dell'allenamento, che a sua volta è l'elemento fondamentale per raggiungere le massime prestazioni consentite dal nostro organismo. La partenza di questo programma non può che avvenire su di una attenta analisi dei punti di forza e debolezza dell'atleta e del suo comportamento durante la stagione passata. Poi occorrerà individuare in quale parte della stagione si vuole raggiungere il top della forma. L'obiettivo stagionale, quello in cui si raggiungerà il massimo della forma, può anche essere multiplo, l'importante è quindi fissare le gare in cui si vuole essere al top della forma per poi organizzare la programmazione dell'allenamento di conseguenza.

Nel ciclismo si divide, solitamente, la preparazione annuale in quattro fasi. Una prima fase, chiamata periodo di transizione, che inizia alla fine della stagione, serve per il recupero attivo e la rigenerazione fisica e mentale. In questa fase, quindi, sarà importante scaricare le tensioni della stagione appena trascorsa, dedicarsi a sport anche alternativi o complementari, ma sempre senza elevati carichi di lavoro; il vero obiettivo è il riposo, non assoluto ben inteso, fisico e mentale. Sempre in questo periodo si può introdurre un ciclo di potenziamento muscolare in palestra. Con la seconda fase, invece, denominata periodo di preparazione fondamentale o generale, si entra nel vivo della preparazione; questa sarà dedicata alla ripresa degli allenamenti in modo serio concentrando gli allenamenti sul miglioramento delle capacità aerobiche. La terza fase, invece, è denominata periodo speciale e dedicata all'allenamento più intenso e specifico con l'obiettivo di migliorare le capacità di resistenza e le capacità anaerobiche. Si entra cioè nel vivo della preparazione con allenamenti in bicicletta lunghi ed intensi. La quarta fase è il periodo agonistico in cui si dovrebbe raggiungere il picco di prestazioni e cercare di mantenerlo. Gli allenamenti, quindi, saranno finalizzati alla preparazione della gara imminente o all'attività di recupero attivo della stessa.

L'obiettivo è quello di mantenere lo stato di forma al più svolgendo lavori di rifinitura in quei settori che le gare hanno evidenziato come carenti. Poiché, poi, il ciclismo presenta una stagione agonistica molto lunga, dopo il picco del periodo agonistico, si può prevedere una nuovo periodo di transizione, molto breve, per poi procedere con un periodo speciale, anche questo di durata ridotta rispetto a quello di inizio stagione ed un nuovo periodo agonistico. Ogni fase avrà una durata predeterminata e l'inizio della preparazione dovrà essere calcolato in base a quando si vuole raggiungere il picco di forma, procedendo a ritroso fino a giungere alla data in cui si deve iniziare la seconda fase, quella di preparazione generale. Dalla fine della stagione agonistica a quella data avremo, quindi, il periodo di transizione, prima fase dell'allenamento, poi il periodo di preparazione generale, che durerà circa due mesi; quindi si passerà al periodo speciale della durata di circa 3 mesi che precede quello agonistico, anche questo della durata di circa tre mesi. In caso di doppia periodizzazione dopo questo periodo agonistico si fa seguire un periodo di transizione di circa 10 giorni, per poi procedere ad un nuovo periodo speciale di un mese che porterà l'atleta all'ultimo periodo agonistico della stagione.

Ovviamente queste sono indicazioni di massima e dipendono dagli impegni agonistici e soprattutto dal singolo atleta, dalle sue capacità di recupero, dai suoi margini di miglioramento e dalle proprie condizione fisiche. Basta un'influenza durante uno dei periodi di massima preparazione per scombinare tutti i programmi e riadattarli alle nuove esigenze, senza parlare di quando interviene un incidente in allenamento che tiene lontano l'atleta per diverse settimane. In questo caso non solo viene compromesso il ciclo di allenamenti, ma l'intera programmazione agonistica che andrebbe completamente riprogrammata in base ai tempi di rientro e di recupero dell'atleta. Nello specifico poi, durante il periodo di transizione ci si potrà allenare 3 volte alla settimana in palestra, fare nuoto o corsa a piedi ed una o due uscite a settimana in bicicletta, magari Mtb o ciclocross. Nel periodo di preparazione generale gli allenamenti saliranno a 6 la settimana con un incremento costante dei chilometri percorsi in bicicletta. L'obiettivo è partire con pochi chilometri per giungere, dopo 8 settimane, alla distanza di gara. Si possono alternare tali allenamenti di resistenza aerobica con cicli di allenamento con lo scatto fisso. Il periodo speciale, invece, sarà caratterizzato da allenamenti intensi sulla distanza di gara e che andranno ad allenare sia il fondo lento, che medio, che lungo. Inoltre, ci si concentrerà anche sulla resistenza specifica, gli allenamenti con ripetizioni alla soglia e le SFR. Altri lavori possono essere l'aumento dell'agilizzazione, con frequenze di pedalata oltre le 100 rpm, ed eventualmente progressioni basate sulla frequenza cardiaca.