Spett.le Redazione,

gradirei ricevere un vostro parere riguardo quei produttori di bici che vendono solo on line. Mi riferisco in particolar modo al marchio Pepino (good-bikes.net) ed ai marchi Battaglin (battaglin.it) e Canyon (canyon.com), che offrono modelli con un ottimo rapporto qualità prezzo. Cosa ne pensate? Si corre il rischio di una fregatura? La qualità ne risente e si rischiano pentimenti? (lettera firmata)

Gentile Lettore, il costo di una bici nell'odierno mercato regolato dal marketing è spesso poco legato al valore intrinseco dell'oggetto. Ne è una prova il fatto che ci sono artigiani che riescono a realizzare telai in carbonio di alta gamma a prezzi finali competitivi con telai di case "blasonate", ma che hanno delocalizzato la produzione nel sud est asiatico. Ovviamente, questi ultimi prodotti hanno un prezzo che alla produzione è di circa 1/10 di un prodotto realizzato in Italia, ma quando giungono sul mercato tale vantaggio sparisce, sia per compensare i costi di trasporto sia per i grossi investimenti in immagine che tali case fanno (sponsorizzazioni di team e sportivi di primissimo piano). Ma per molti è più importante avere la bici di un famoso team o campione che un prodotto valido … . Come vede, quindi, oggi non è possibile considerare il prezzo di vendita al pubblico un metro corretto per giudicare la qualità del prodotto. Non rimane che analizzare ogni singolo componente della bici e confrontarlo con le eventuali alternative. Riguardo la scelta di vendere solo on line è una scelta comprensibile per alcune case. Oggi mantenere in vita una rete di vendita è costosissimo e difficilissimo è acquisire nuovi rivenditori per coprire zone non rappresentate, questo impegno può essere giustificato solo in presenza di elevati volumi di vendita. In passato, l'alternativa era chiudere l'azienda; oggi, per fortuna, si può scegliere di vendere solo on line risparmiando sulla filiera della distribuzione, proponendo prezzi ancor più competitivi e permettendo all'azienda di sopravvivere. Riguardo ai tre nomi che Lei mi ha proposto, Pepino è un'impresa individuale, non potrebbe certamente mettere in piedi una rete di vendita (e non riuscirebbe ad avere tali prezzi), Battaglin e Canyon hanno fatto una scelta commerciale, visto che riuscivano a conquistare pochi punti vendita e quindi a contattare poche persone. Niente fregature, quindi, ma solo scelte commerciali in un mondo che cambia e si evolve. I pentimenti li si hanno quando si acquista una bici che non rispecchia le proprie esigenze o si rischia di focalizzarsi troppo sul prezzo senza considerare cosa si acquista. Occorre anche considerare l'arco temporale per cui vogliamo tenere un dato prodotto. Non dimentichi che il costo reale di un prodotto è dato tra la differenza del costo di acquisto ed il valore residuo all'atto della rivendita. Se il tempo è breve è meglio ricorrere a marchi più famosi, che hanno una più facile rivendibilità. Una bici Pepino, con tutto il rispetto per il costruttore, è una bici che difficilmente rivenderà. Battaglin e Canyon, se pure di nicchia, godono già di un maggior nome e non dovrebbe essere impossibile rivenderle. Il discorso decade qualora voglia tenere la bici per molti anni (la cosa più economica da fare, concludere il ciclo vitale del mezzo). Poi tutti realizzano telai in alluminio, ma esistono diverse leghe e tubi a spessore costante, doppio o triplo. La verniciatura e la sua qualità incide altrettanto sul costo finale. Il gruppo può essere montato integralmente oppure no, ed inoltre altrettanti risparmi possono essere attuati adottando gruppi non di recente produzione. Infine, i componenti secondari: attacco, piega, sella e reggisella, anche dalla scelta di questi componenti si riesce a risparmiare molto, così come sulle ruote e sui copertoncini adottati. E' facile risparmiare 50,00 Euro adottando una sella differente o due copertoncini scadenti. Dall'analisi attenta di tutti questi componenti può giudicare il reale valore del mezzo (o quasi, visto che la certezza è impossibile da raggiungere a meno di essere il progettista della bici …). Riamane il dubbio dell'assistenza. L'alternativa a tali acquisti è, secondo il mio parere, la ricerca di un mezzo si nuovo, ma appartenente ad una vecchia collezione. Nei negozi ben forniti (ed onesti …) si trovano modelli ottimi delle passate stagioni con ottimi sconti, valide alternative agli usati ed a prodotti di fascia economica. Poi, non dimentichi che i margini di manovra sono sempre ridotti (non come credono molti) quindi è difficile credere di risparmiare molto a parità di qualità, 200-300,00 Euro ci possono stare, oltre è perchè si rinuncia a qualche cosa. E' sbagliato, poi, farsi ingannare dall'adozione parziale di un gruppo di fascia medio alta, quando tutto il resto è di fascia economica, meglio una bici con un assemblaggio più omogeneo.