La nuova Bianchi Vertigo ha telaio monoscocca in fibra di carbonio, con geometria C2C.

Ha un peso di 1230 grammi ed è disponibile in 5 taglie. La forcella è mista alu/carbon, con tubo di sterzo classico da 1 pollice ed 1/8, movimento centrale classico e passaggio dei cavi esterno. La dimensione dei tubi è contenuta, con l’orizzontale leggermente arcuato. La bici è assemblata con il gruppo Shimano 105, adottato per i comandi, il cambio, il deragliatore; mentre la guarnitura è sempre Shimano, ma non 105. I freni sono Bianchi Reparto Corse, così come attacco, piega e reggisella. La sella è San Marco, mentre le ruote sono Shimano WH-R501.

 

La prova su strada

La Bianchi Vertigo ha un telaio che riprende le forme degli altri modelli C2C di Bianchi, quelli con  una geometria maggiormente indicata a chi cerca il comfort. La bici è discretamente assemblata, con una evidente ricerca di risparmiare su molti componenti; vero è che il prezzo di listino, sotto i 2000 Euro, non permette chissà quali soluzioni tecniche. In sella la posizione è confortevole, se pure la sella San Marco è un modello base, dura e che porta ad un precoce indolenzimento del gluteo. In movimento il comfort è più che buono, mentre le prestazioni generali soffrono di un assemblaggio modesto e di un telaio non certamente al top per rigidità. Buona la stabilità e la gradualità negli inserimenti in curva. La frenata è sufficiente, molto modulabile, ma poco potente. Buone le ruote. Nel complesso una buona bici, confortevole e con discrete prestazioni.