Leggera, rigida e maneggevole, un’ottima 29er
Dopo l’Orbea Alma da 26 pollici è giunta sul mercato anche la versione da 29 pollici. L’Orbea Alma 29er è la diretta discendente della versione a 26 pollici, di cui riprende tutte le soluzioni tecniche, geometrie a parte, che ovviamente sono state adattate alle nuove ruote.
Il telaio è monoscocca in fibra di carbonio ad alto modulo, con una sezione dei tubi spigolosa e con uno sloping accentuato. Il telaio a 4 vertici, caratteristica di Orbea, determina un’estetica personale ed inconfondibile; inoltre la conformazione del triangolo posteriore consente di ridurre le vibrazioni trasmesse al telaio senza pregiudicare la rigidità laterale. Il movimento centrale ha standard BB30, mentre il tubo di sterzo ospita cuscinetti da 1 pollice ed 1/8. La definizione della sezione dei tubi ha permesso di ottenere un elevata rigidità degli stessi senza aumentare il peso, mentre la particolare conformazione del triangolo posteriore permette un comfort di marcia elevato senza compromettere la trasmissione della potenza. Il tubo di sterzo è molto corto ed ospita cuscinetti da 1 pollice ed 1/8. I tubi del telaio hanno grande sezione; il tubo verticale ospita un reggisella dal diametro di 31.6 millimetri. Il passaggio dei cavi, denominato DCR, permette una maggiore fluidità dei comandi. Il telaio è previsto in tre taglie e tre colori. La bici Alma 29 S Team è poi assemblata con il gruppo Sram XX al completo, con comandi, freni, guarnitura 26/39, pacco pignoni 11-36, catena, cambio e deragliatore. La forcella è Rock Shox Sid 29, completamente regolabile. Attacco, manubrio e reggisella sono FSA K-Force Light, mentre la sella è Selle Italia SLR XC Gel Flow. Le ruote sono Mavic Crossmax 29 TL completate con copertoncini tubeless Hutchinson 29x2.15. I pedali non sono compresi, così come il porta borraccia. La bici del test è equipaggiata con alcuni componenti scelti nel catalogo di personalizzazione “My Orbea”, con attacco, piega e reggisella Orbea OC-III e forcella Fox. Così assemblata la bici ha un peso di 9.8 Kg come verificato con la nostra strumentazione. Da segnalare, come detto, la possibilità di personalizzare l’assemblaggio tramite il programma “My Orbea” e la garanzia a vita del telaio.
La prova su strada
L’Orbea Alma 29S Team ricalca fedelmente le linee e la tecnologia del modello 26er; identica, per fortuna, anche l’elevata qualità costruttiva del telaio ed un assemblaggio omogeneo e curato nei minimi dettagli. Unica pecca l’assenza dei pedali e del porta borraccia, ma per il resto è una bici ottimamente assemblata e facilmente personalizzabile. Il peso è contenuto e raggiunto con componenti affidabili. In sella si ritrova una posizione simile alla Alma 26er, con il busto reclinato in avanti e le mani che impugnano con naturalezza l’ampio manubrio. L’ergonomia dei comandi è perfetta e come sempre veloci e precisi nella loro azione. Valida la frenata, potente e sufficientemente modulabile. Come sempre è un impianto frenante potente e resistente alla fatica, manca solo un filo di modulabilità che impone una maggiore attenzione su fondi viscidi o fangosi, ma in generale è un ottimo impianto frenante, contraddistinto da un peso contenuto ed un’ottima funzionalità. La forcella Fox è risultata ben a punto ed una valida scelta, sensibile alle regolazioni e ben scorrevole, copia bene le asperità del terreno, risultando rigida a sufficienza per assorbire i colpi più duri. In movimento si riscopre l’elevata rigidità del telaio, che permette ottime prestazioni generali. Il carbonio Silver, in sostituzione del Gold, permette un maggior comfort a leggero discapito del peso e della rigidità, che comunque rimane tra le migliori in assoluto del settore 29er. L’unione del carbonio Silver con le ruote da 29er porta ad un comfort di marcia elevatissimo, che si unisce ad una stabilità molto valida e ad un’altrettanta facilità di guida. Le nuove geometrie di sterzo hanno portato ad inserimenti in curva veloci, ma mai nervosi, graduali e sicuri, molto prevedibili nelle reazioni; altrettanto valida la stabilità alle alte velocità, dove lo sterzo si controlla con facilità e naturalezza. Il carbonio Silver, la geometria del telaio e l’efficace forcella hanno portato non solo ad un elevato comfort di marcia, ma anche ad una grande facilità di guida e sicurezza. Facile affrontare salite impegnative, contando sulla leggerezza del mezzo, ma anche sull’ottima trazione della ruota posteriore e sulla buona direzionalità della ruota anteriore. In pianura si apprezzano l’ottima scorrevolezza delle ruote, che assicurano prestazioni elevate. Nel complesso le prestazioni, grazie alla rigidità del telaio ed all’ottimo assemblaggio sono elevatissime ed al vertice della categoria. E’ una bici molto polivalente, si trova a suo agio sia sui percorsi guidati che su quelli veloci, sempre sicura e confortevole. Ovviamente non riesce ad eguagliare le prestazioni assolute della Alma Team 26er, ma vi si avvicina ed in più ha una maggiore facilità di guida ed un maggior comfort di marcia. Per questo più che all’agonismo puro è una bici destinata all’amatore che vuole il comfort e la sicurezza di marcia, senza rinunciare alle prestazioni ed alla facilità di guida. In mani esperte è comunque in grado di assicurare ottime prestazioni.
Il prezzo
La bici del test ha un costo di circa 5350 Euro; un prezzo adeguato alla qualità della bici ed alle sue prestazioni.
Aspetti positivi
Qualità costruttiva
Peso contenuto
Assemblaggio
Equilibrio di guida
Prestazioni generali
Comfort
Possibilità di personalizzazione
Aspetti negativi
Assenza porta borraccia e pedali
La pagella
Qualità 9.5 (manca il porta borraccia ed i pedali)
Rigidità 9.5 (tra le migliori)
Comfort 10 (ottimo)
Stabilità 10 (è sempre sicura)
Maneggevolezza 9.5 (ottima)
Frenata 9.5 (potente e sicura)
Peso 8.5 (ottimo per un 29er)
Prezzo 9 (un prezzo onesto e proporzionale alle caratteristiche della bici)